Nel Duomo di San Pietro di Fondi, Venerdì 21 giugno 2019, si svolgerà l'evento per approfondire la conoscenza su San Paolino di Nola insigne benefattore di Fondi: Studioso - politico e governante – artista - sposo - mecenate - religioso - sacerdote – vescovo.
Una persona poliedrica cui la città di Fondi deve essere riconoscente e verso la quale è giunta l'ora di conoscerne la figura.
Il programma
- Ore 18,00: Solenne celebrazione eucaristica nel vespro della Festa di San Paolino di Nola.
- Ore 19,00: Conoscere San Paolino di Nola. Ne parleranno: Don Gianni Cardillo, parroco di San Pietro apostolo di Fondi eGaetano Orticelli, giornalista e presidente della Pro Loco Fondi. Saluti del dott. Salvatore De Meo, sindaco di Fondi.
- Ore 20,00: Svelamento e benedizione medaglione raffigurante San Paolino di Nola, dipinto dall’artista Beatrice Monopoli.
Ponzio Meropio Paolino nacque intorno al 355 a Bordeaux in Aquitania da una ricchissima famiglia cristiana di ordine senatorio, i cui vasti possedimenti erano disseminati in Aquitania, in Italia (a Fondi e a Nola), e forse anche in Spagna.
Compiuti gli studi di grammatica e di retorica nella sua città natale, sotto la guida di Ausonio, nel 378 il giovane Paolino lascia Bordeaux per Roma, dove ricopre una non meglio precisabile magistratura curule che gli apre l’accesso al senato. Dal 379 al 381 fu governatore della Campania e fissò la residenza non a Capua, che era il caput Campaniae, ma a Nola, dove, oltre ai suoi possedimenti, era la tomba di S. Felice prete. A questo periodo risale la sua devozione per il Santo, la cui festa il 14 gennaio attirava a Cimitile folle di pellegrini provenienti da diverse regioni dell’Italia meridionale. In questo periodo il governatore provvede a costruire e a lastricare la via che porta al santuario di Felice e ad ampliare gli alloggi per gli ospiti e gli ammalati.
Dopo la morte dell’imperatore Graziano, strangolato a Lione il 25 agosto 383, Paolino torna in Aquitania. Dal 383 al 388 viaggiò per la Spagna e poi in diverse città dell’Impero.
Il primo breve soggiorno spagnolo è segnato da un evento di capitale importanza nella vita del non ancora battezzato Paolino: le nozze, celebrate intorno al 385 probabilmente a Complutum (l’odierna Alcalà de Henares) con Terasia, una ricca proprietaria terriera. Dopo il matrimonio si trasferisce in Aquitania dove viene battezzato. Nell’autunno del 389, Paolino ritorna in Spagna; a Complutum, nasce il figlio Celso, che muore dopo otto giorni.
Venduti i beni e distribuito il ricavato ai poveri, Paolino e Terasia decidono di vivere, come fratello e sorella, il loro ideale ascetico e monastico, presso la tomba di Felice a Cimitile. Nel 394 i coniugi si stabiliscono a Barcellona, nella cui chiesa, il 25 dicembre 394, il vescovo Lampio, incitato a gran voce dalla folla, ordina sacerdote Paolino, che accetta a condizione di non essere legato per sempre alla Chiesa di Barcellona.
Dopo la Pasqua del 395 Paolino e Terasia abbandonano la Spagna, raggiungono l’Aquitania, dove vendono le proprietà , e dal porto di Narbona (Narbo Martius) salpano per l’Italia.
San Paolino ha costruito una Basilica a Fondi (cfr. epist. 32, 17 a Sulpicio Severo del 404).