Da qualche anno si sente parlare molto di cannabis light così come di cannabis terapeutica, sono nati piccole rivendite e portali di e-commerce dedicati proprio a questo prodotto e molti si dedicano al collezionismo, acquistando prodotti come questi semi femminizzati di qualità o semi a crescita rapida offerti da uno dei maggiori shop del settore.
Ma che cosa è la cannabis, e perché può essere considerata un valido alleato per la salute? La cannabis che tutti conosciamo, nota anche con il nome di Canapa Sativa, è una pianta le cui infiorescenze sono ricchissime di cannabinoidi, ovvero di sostanze psicoattive. Si contano più o meno sessanta cannabinoidi, tra i quali si distinguono il THC e il CBD.
Il THC, tetraidrocannabinolo, è la sostanza che produce i classici effetti psicotropi della marijuana, leggera euforia, sensazioni e percezioni alterate e una certa dipendenza, mentre il CBD, cannabidiolo, totalmente privo di effetti allucinogeni o simili, è la sostanza considerata particolarmente benefica per la salute di tutto l’organismo.
La legge ammette, entro certi limiti, l’uso della cannabis light, ovvero di una varietà di cannabis in cui il contenuto di THC sia nullo o quasi: non deve infatti superare il limite dello 0,2%. Mentre, al contrario, la canapa light, chiamata anche cannabis legale, è molto ricca in CBD, il principio attivo al quale vengono attribuiti molteplici effetti benefici per la salute.
Le caratteristiche che rendono il CBD prezioso per la salute
In base a studi e ricerche, il CBD sembra comportare una serie di effetti benefici per l’organismo, senza provocare dipendenza né effetti collaterali, tanto che la cannabis ha attirato l’attenzione anche da parte del mondo della medicina e viene utilizzata anche per scopi terapeutici.
Il CBD che si acquista negli store specializzati sotto forma di olio viene assimilato rapidamente dall’organismo e sembra possedere qualità antinfiammatorie, è blandamente ansiolitico e produce una piacevole sensazione di relax, può essere usato come antidolorifico naturale e antiemetico, tende a migliorare il sonno e sembra offrire anche una protezione antiossidante alle cellule e ai tessuti.
Utilizzo terapeutico della cannabis
Oltre ad essere usato e consumato come integratore alimentare, il CBD, e comunque la cannabis, è tuttora oggetto di studio in riferimento a svariate applicazioni, dalla terapia antitumorale e antiepilettica, alla cura per le patologie neurologiche e degenerative, compreso il Parkinson e l’Alzheimer, al trattamento delle sindromi depressive e ansiogene.
Naturalmente, quando la cannabis viene impiegata nell’ambito di un vero e proprio percorso terapeutico, ad esempio associata ad altri farmaci, viene somministrata in dosaggi predefiniti in relazione alla patologia da trattare e sempre sotto controllo medico.
In medicina, la cannabis viene talvolta somministrata come terapia alternativa, soprattutto antidolorifica, nel caso in cui i trattamenti convenzionali non avessero raggiunto l’effetto desiderato.
In particolare, si è resa efficace per trattare i sintomi dolorosi della sclerosi multipla, per contrastare gli effetti collaterali delle chemioterapie, per ridurre la pressione intraoculare e proteggere la retina, per il trattamento sintomatico della sindrome di Tourette e dell’artrite reumatoide e per la cura della depressione e della schizofrenia.
Viene inoltre utilizzata come farmaco cosmetico per contrastare parecchi problemi della pelle, dai più comuni, come eritemi ed eruzioni cutanee, fino alla psoriasi e all’acne.
Utilizzo del CBD come integratore alimentare
Oltre all’uso terapeutico della cannabis, come abbiamo detto, si è molto diffusa la consuetudine di assumere l’olio di CBD come integratore alimentare, per le sue doti antinfiammatorie, rilassanti e antidolorifiche.
L’olio di CBD è un prodotto naturale, non ha controindicazioni né comporta effetti collaterali, e può essere di aiuto per ritrovare un migliore stato di benessere generale e per ridurre il disagio provocato da dolori articolari e muscolari, sonno di scarsa qualità e disturbi d’ansia. Oltre alla probabile azione antiossidante che questa sostanza sembra comportare.
Tuttavia, l’olio di CBD e gli altri prodotti che contengono questo principio attivo non sono considerati farmaci e non sono utilizzati normalmente per il trattamento di disturbi e patologie: chiunque soffra di patologie croniche e assuma regolarmente prodotti farmacologici, dovrebbe sempre consultare il medico prima di ricorrere ad un integratore alimentare, o comunque chiedere consiglio riguardo ad un eventuale utilizzo della cannabis terapeutica.
Possibili effetti collaterali della cannabis
Il CBD assunto come integratore alimentare in genere non comporta effetti collaterali e non ha controindicazioni. Nel caso di trattamenti farmacologici che includano la cannabis terapeutica, gli effetti secondari sono mantenuti sotto controllo dal medico, che provvederà eventualmente a modificare i dosaggi.
La cannabis light, considerando la presenza irrilevante di sostanze psicotrope, generalmente non comporta alcun problema di dipendenza né sintomi di astinenza o altri effetti collaterali.
È importante scegliere sempre prodotti della migliore qualità, oppure addirittura coltivare personalmente la cannabis, acquistando i migliori semi dai portali specializzati come SensorySeeds.
Quali sono gli altri possibili utilizzi della canapa
La canapa da cui si estrae il CBD offre ovviamente diverse altre possibilità di utilizzo.
Oltre al tessuto, molto resistente e adatto anche per produrre capi di abbigliamento, è possibile ottenere bioplastica per imballaggi, carburanti, carta, materiali utilizzati nei progetti di bioedilizia e farine alimentari adatte anche a chi soffre di allergie e intolleranze.
L’olio di CBD e i semi della Canapa Sativa vengono spesso usati anche per la produzione di linee cosmetiche idratanti, nutrienti e antiaging, ideali per la salute della pelle e dei capelli.