Bisogna dare un freno al proliferare degli impianti di agrovoltaico da terra.
Così in una nota, il consigliere comunale e provinciale di Fratelli d'Italia, avv. Luigi Vocella, annuncia il contenuto della mozione che verrà illustrata durante la prossima seduta consiliare a Fondi.
È ora di smetterla di fare i servi utili di multinazionali e gruppi imprenditoriali esteri, che speculando sul caro-energia, promettono facile guadagno ai detentori di terreni agricoli in zona, per la messa in opera di impianti agrivoltaici, che servono solo ad aumentare i prezzi delle materie prime per allevamenti e consumo umano, e vincolano i terreni che vanno da un minimo di 4/ 6 ettari, per almeno 30 anni. Con extraprofitti che finiscono, quasi sempre, solo nelle tasche di gruppi e compagnie energetici straniere.
Il consigliere della destra fondana infatti, unitamente al collega Avv. Stefano Marcucci, puntano il dito sulle recenti offerte che si sentono ultimamente in giro in tutta la provincia di Latina, in merito a guadagni rapidi proposti per vincolare del suolo coltivabile, per la messa in opera del c.d. "agrivoltaico" da terra, a fronte di un guadagno irrisorio, rispetto a quello che intascherebbero queste holding energetiche, che a giudizio dei consiglieri locali di Fratelli d’Italia, non hanno per nulla a cuore le esigenze del territorio ed i risvolti sulle comunità.
Non è un misoneismo fine a sè stesso quello che esprimo, ma credo che per sentire le campane del profitto semplificato, proposto da questi gruppi imprenditoriali stranieri, che spesso sono la causa della stessa crisi economica - spiega Vocella - si stia portando sempre più lentamente i cittadini ad allontanarsi dalla propria comunità e trascurare il valore potenziale e la vocazione del proprio territorio d'origine: la provincia di Latina è "l'Orto d'Europa", che con due grandi mercati comunitari, che permettono a piccoli coltivatori e cooperative di esportare produzioni in tutto il globo, garantisce la tutela di un fabbisogno molto più diffuso, frutto dello sforzo produttivo e con possibilità ancora da dover intraprendere, quali progetti di economia circolare e di scala, come pure sistemi di rifornimento energetico basato sull'autoefficienza e l'autoconsumo locale in primis, e non a fare gli interessi di imprenditori esteri che non condividono valori e destino di una comunità viva.
Concludono poi i consiglieri di Fondi - Marcucci e Vocella:
vogliamo porgere i più sentiti ringraziamenti al consigliere di Sabaudia, Maurizio Lucci, a cui va la nostra stima, che per primo ha iniziato questa battaglia a Sabaudia ed all'interno di Fratelli d'Italia, per affrontare nuovi temi e sfide sempre più attuali, quali lo sviluppo sostenibile a tutela dell'ambiente, la difesa e valorizzazione del territorio e dei paesaggi e soprattutto uno sviluppo locale razionale: non siamo contrari al fotovoltaico, ma, come sottolineato anche da un report della Coldiretti, sarebbe più utile recuperare spazio sopra i tetti, fienili, capannoni, laboratori di trasformazione, e tutte strutture agricole preesistenti, per far sì che si rispettasse l'obbiettivo programmatico dei circa 70 GWh che ci richiede la Convenzione di Parigi per il 2030, invece che levare terreno utile per garantire la sovranità alimentare del nostro Paese.
Lavoreremo nei prossimi giorni per portare la mozione anche negli altri consigli comunali provinciali in sinergia con il Presidente provinciale del partito Senatore Nicola Calandrini.
Il gruppo consigliare FDI Fondi
Avv. Stefano Marcucci
Avv. Luigi Vocella