Sabato 26 Settembre è il grande giorno di Gianni Amelio, ospite d’onore del XIV FONDIfilmFESTIVAL a suggello della rassegna retrospettiva che ha proposto ben nove lungometraggi del regista di origini calabresi.
Alle ore 21.00 nel chiostro di San Domenico (nella Sala Lizzani in caso di avverse condizioni meteo) l’autore di “Porte aperte” e “Il ladro di bambini” dialogherà con il direttore artistico del FFF Marco Grossi. Il titolo dell’incontro è “Il vizio del cinema”, preso in prestito dal primo saggio a firma di Amelio, pubblicato da Einaudi nel 2004: una piccola storia della Settima Arte ricca di curiosità, ma anche un ritratto del cinema “dall’interno”, un diario fitto di aneddoti divertenti che insegna come si fa un film e nel quale Amelio ha condensato una piccola parte della sua sconfinata conoscenza del cinema di ogni epoca. L’umiltà che gli deriva dalle modeste condizioni economiche familiari ha contraddistinto spesso i suoi film, essenziali e poetici, intensi e coinvolgenti, intrisi d’amore per il Sud d’Italia e attenti ai rapporti umani. Nei film di Amelio convivono echi del neorealismo, del rigore rosselliniano e del cinema classico americano, uniti ad una capacità rarissima di raccontare la Storia di questo paese, attraverso le piccole storie dei suoi uomini. Un cinema “necessario” che ha conquistato pubblico e critica e ha raccolto i più importanti riconoscimenti internazionali, tra cui la nomination all’Oscar, il Premio speciale della Giuria a Cannes e il Leone d’Oro a Venezia. Nel corso della serata saranno affrontati alcuni temi che contraddistinguono il mondo poetico di Amelio, in cui assumono centralità la figura del Padre – con il quale nei suoi film i rapporti sono sempre conflittuali, oppure è assente o lontano – e l’infanzia, poiché – come afferma il maestro ne “Il primo uomo” – «Ogni bambino contiene già i germi dell’uomo che diventerà».
Durante l’incontro Amelio anticiperà alcuni dettagli sul documentario in fase di realizzazione dal titolo “Registro di classe”, dedicato al mondo della scuola, e sul suo prossimo lungometraggio, del quale sta scrivendo la sceneggiatura. Nel pomeriggio il pubblico del FONDIfilmFESTIVAL potrà assistere alla proiezione degli ultimi due film programmati nell’ambito della rassegna dedicata al regista: alle ore 16.30 “La stella che non c’è” (2006) interpretato da Sergio Castellitto e liberamente ispirato al romanzo “La dismissione” di Ermanno Rea, e alle ore 18.00 “Le chiavi di casa” (2004), tratto dal libro autobiografico di Giuseppe Pontiggia “Nati due volte”: un film emozionante, che fa riflettere e commuovere, anche grazie alle intense interpretazioni di Kim Rossi Stuart e Andrea Rossi.
Marco Grossi
Segretario
Associazione Giuseppe De Santis