"Imprese oggi" sul rincaro prezzi: "Attenti agli speculatori"

Secondo l'associazione è stato registrato un calo delle vendite del 50%

Marrigo Rosato, segretario "Imprese Oggi"
10/01/2017
Comunicati Stampa
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Il repentino calo delle temperature registrato dalla scorsa settimana che ha comportato il congelamento di ettari ed ettari di coltivazioni agricole di prodotti di stagione (broccoletti, zucchine, canasta ecc,) sta provocando un innalzamento medio di circa il 50% dei costi al produttore. Questo aumento – giustificato e comprensibilissimo per chi produce ed ha investito sulla propria azienda sostenendo il costo della piantumazione, irrigazione, riscaldamento, delle serre, e della raccolta e lavorazione – si sta riflettendo in maniera considerevole su tutta la filiera con lievitazioni talvolta insostenibili per il commerciante finale e per i consumatori.

Ciò a causa dei ricarichi praticati dagli operatori all’ingrosso e da altri operatori della contrattazione e intermediazione che fanno si che il prodotto finale arriva a toccare aumenti che giungono a sfiorare il 70% al consumatore. Tali ricarichi – ingiustificati anche per i prodotti di serra che giungono dalla sicilia – (pomodori, pomodorini “ciliegine” e pachino, zucchine e melanzane ) stanno producendo un danno all’intero comparto commerciale che ha accusato un calo di vendite nell’ultima settimana stimato in circa il 50% rispetto alla settimana precedente.

Certo, nel calo dei consumi, ha sicuramente inciso anche il gelo ed il clima che hanno costretto fasce di popolazione a stare al caldo nelle proprie abitazioni che hanno rinunciato persino agli acquisti dei beni di prima necessità, tuttavia l’aumento vertiginoso dei prezzi di alcuni prodotti – che il commerciante finale è costretto a praticare con un ulteriore ricarico per coprire i costi della propria attività – ha inciso anch’esso nel calo degli acquisti.

La Associazione Imprese Oggi invita pertanto tutti i soggetti della filiera della distribuzione agroalimentare – e soprattutto quelli che praticano ricarichi impropri e non giustificati – a non speculare sulla tragedia che ha investito centinaia di produttori agricoli della Piana di Fondi e della Pianura Pontina perché così facendo si produce un danno all’intera filiera distributiva di cui pagano le conseguenze più pesanti i commercianti finali ed i consumatori

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