Mettiamo il caso di descrivere una città senza camorra, una città non colpita dalla malavita che avanza sempre di più, una città che non verrebbe colpita dalle dichiarazioni di un ex pentito di nome Carmine Schiavone, una città che non avrebbe rischiato, anni fa, di veder andare in fumo il suo comune perché probabilmente, era “infettato” da attività mafiose.
Mettiamo il caso che Fondi fosse così, allora sì che si potrebbe vivere in tranquillità. Già perché nonostante qualcuno faccia orecchie da mercante, che si tratti di politici o di semplici cittadini, la situazione è chiara a tutti. I camorristi ci sono, comandano molte zone della città, molte attività commerciali sono legate, volenti o nolenti a questo tipo di infiltrazioni che ormai fanno parte della città.
La loro presenza è chiara quando si fa notare che i rifiuti smaltiti vengono incassati nel terreno, che non vengono smaltiti e che, di conseguenza, oltre a rovinare la natura, rovinano anche la salute della popolazione. La presenza è lampante quando un’attività come il Mof soffre di riciclaggio e non riesce a rimanere in piedi economicamente ma che, nonostante la crisi e la difficoltà, si riesce a rimanere aperti con debiti che non dovrebbero permetterlo. È chiara anche quando gli appalti vengono truccati, quando i lavori poco importati vengono definiti urgenti per non fare una regolare gara così da decidere autonomamente chi si occuperà di lavorare al centro cittadino e guadagnare più denaro spendendo di meno.
Insomma, gli esempi sono tanti, chiari e duri da digerire, ma purtroppo è così e sono due lo soluzioni: o lasciar stare, stare zitti e lasciare che tutto proceda tanto “non mi riguarda” o combattere per rendere la città migliore. Tocca alla popolazione ora decidere cosa fare.