Dopo la conferma che con il dimensionamento scolastico gli istituti "Gobetti" e "De Libero" dovranno convivere nella struttura di via San Magno, malumori e persino insulti hanno invaso il social Instagram. Gli studenti del liceo hanno già chiesto scusa ufficialmente ma intanto il caso è finito al Consiglio d'Istituto con i membri dell'organismo che si sono riservati di procedere per vie legali. L'Istituto tecnico commerciale ha inoltre lanciato un appello alla città e affidato il suo sfogo a un comunicato stampa che riportiamo integralmente:
BULLIZZARE LA SCUOLA: L’ ULTIMA FRONTIERA DEL SELFIE SELVAGGIO
Una lezione di legalità: l’Istituto Tecnico Economico di Fondi reagisce alla violenza del bullismo in rete
Adesso è il turno di Instagram. Dopo Facebook va per la maggiore il nuovo social che affascina adolescenti ed adulti e li rapisce in un mondo virtuale che spesso, però, di virtù ne ha poca, visto l’uso improprio che ne fanno i suoi abitanti.
E’ il caso di quanto accade in questi giorni a Fondi, dove il Consiglio dell’ Istituto Tecnico Economico “Libero de Libero” è intervenuto per dare a tutti un segnale d’allarme sul diffondersi di comportamenti deviati tra i giovani denunciando alla cittadinanza eccessi che si configurano quali veri e propri reati (ex art. 595 c.p.: diffamazione aggravata; L. 71/2017 Bullismo e Cyberbullismo).
In breve i fatti: lunedì13 novembre alcuni studenti del de Libero informano i propri docenti di foto e slogan postate sul social da ragazzi di altri istituti scolastici. Si tratta di insulti indirizzati all’ ITE de Libero e a singoli alunni della scuola. Inqualificabili il linguaggio, i gesti, le offese sessiste, il tutto senza motivo evidente. Gli insegnanti invitano i ragazzi a non rispondere con gli stessi toni e così è, tanto che si complimentano con loro con una lettera, incoraggiandoli a perseverare sulla via dei valori che la scuola difende da sempre, quali il rispetto della persona e dei suoi diritti. Per tutta risposta le offese e le bestemmie continuano e a questo punto qualcuno dei colpevoli porge le scuse, ma minimizza l’accaduto: “è solo una bravata”.
Non avendo riscontrato però alcuna provocazione, i professori del de Libero arrivano alla considerazione che a certi comportamenti si arriva proprio quando negli studenti non c’è la percezione chiara che ad ogni azione corrisponde un effetto, quando si definisce una bravata il bullismo, quando non si ha alcuna consapevolezza del valore della dignità della persona. Questa è la gravità dei fatti, non si tratta di qualche presa in giro tra ragazzi.
Per questo, sentendo la responsabilità di cui il Consiglio di Istituto è investito in quanto composto da educatori, da genitori e da studenti, respinge questi comportamenti e fa appello a tutti gli insegnanti di Fondi, a tutti i genitori sensibili, alle autorità cittadine, alle forze dell’ ordine, a quanti hanno a cuore la formazione dei giovani perché tengano alta la guardia, vigilino sui comportamenti deviati, agiscano per recuperare quanto perduto sul terreno dell’ educazione e della crescita umana. Il Consiglio, a tutela degli studenti e del personale scolastico, si riserva di procedere a denunce formali alle autorità competenti, qualora non cessino queste azioni lesive del buon nome dell’ ITE de Libero.