“Il Comune di Sperlonga, pur se più volte sollecitato, non ha provveduto alla trasmissione degli aggiornamenti richiesti né risultano aggiornati quelli pubblicati sul proprio sito regionale.”
A mettere nero su bianco un brutto esempio di cattiva amministrazione da parte del Comune di Sperlonga è la Direzione per lo Sviluppo Economico e le Attività Produttive della Regione Lazio, in una determinazione del 29 aprile.
Il Comune di Sperlonga non ha provveduto a comunicare i dati relativi alle concessioni demaniali presenti nel nostro paese. Il risultato è che quest’anno, come successo lo scorso anno per il finanziamento per il plastic-free sulle spiagge, Sperlonga non avrà accesso ai bandi regionali perché non rispetta i principi di trasparenza.
La trasparenza non è mai stata il punto forte di questa amministrazione, che l’ha sempre considerata un inutile orpello di cui poter fare a meno, preferendo l’arroganza. Le conseguenze di simili comportamenti, però, si traducono in un danno per i cittadini e per le imprese del nostro territorio e l’esclusione per il nostro comune dalla possibilità di partecipare ai bandi regionali è solo l’ultimo di una lunga serie di esempi.
La cabina di regia convocata proprio dalla Direzione per lo Sviluppo Economico della Regione Lazio ha avviato un confronto con i Comuni e le associazioni dei balneari, che rappresentano uno dei settori più colpiti dall’emergenza. In seguito all'incontro di ieri con i rappresentanti di categoria, la Regione Lazio ha annunciato la volontà di formulare un vademecum chiaro e semplice che definisca le regole da adottare per garantire la sicurezza degli operatori e dei bagnanti. Questo dimostra che il dialogo, il confronto e la leale collaborazione tra le istituzioni rivestono un ruolo determinante per risolvere le problematiche del territorio, soprattutto in situazioni eccezionali come quella che stiamo vivendo. Ci chiediamo, quindi, come possa avviarsi un confronto sulla gestione delle spiagge di Sperlonga se il nostro Comune non trasmette i dati aggiornati relativi agli stabilimenti balneari e alle spiagge libere.
Non solo. Alle gravi inadempienze del Comune di Sperlonga si aggiunge la confusione dovuta all’incapacità di gestire la comunicazione istituzionale, come dimostrato nei giorni scorsi dalla pubblicazione sulla pagina social dell’Ente di un post che annunciava la riduzione e la sospensione del pagamento dei canoni di concessione in base a una delibera regionale, che però si riferiva alle aree fluviali e lacuali e non agli stabilimenti balneari.
In questa fase così delicata la nostra comunità ha bisogno regole certe e aiuti concreti, non di superficialità e confusione. Per dare respiro alle famiglie e alle imprese c’è bisogno di un’amministrazione comunale in grado di farsi portavoce delle istanze e delle problematiche del territorio e di portarle sui vari tavoli istituzionali. L’arroganza e le continue inefficienze dell’amministrazione Cusani, al contrario, rischiano di bloccare sul nascere qualunque possibilità di confronto e di ripresa economica e sociale per il nostro paese.
In momenti complessi come quelli che stiamo vivendo, l’unica strada per dare soluzioni ai problemi è quella della collaborazione, a tutti i livelli. L’amministrazione Cusani, al contrario, si dimostra sempre più inadeguata, autoreferenziale, e allergica alla trasparenza. Noi riteniamo che questo periodo di crisi debba rappresentare l’occasione per avviare finalmente un confronto serio sulle questioni ancora aperte del nostro paese e per affrontare le sfide che abbiamo davanti.