La città di Fondi è, indubbiamente, una città che basa la sua economia sull’agricoltura e sulla vendita di prodotti ortofrutticoli. Non a caso, infatti, il MOF è un sostentamento unico e, dato il periodo di crisi che si sta vivendo, si è cercato di tenerlo in piedi in tutti i modi.
A parte questo, c’è un settore che non riesce a svilupparsi mai pienamente ed è quello turistico. Anche avendo ben undici chilometri di lido balneare, un centro storico ben tenuto e numerosissimi b&b, alberghi, ristoranti e pizzerie, la città non riesce a far evolvere questo settore.
Naturalmente, il turismo è un settore fondamentale per l’Italia che detiene ben l’80% dei beni culturali mondiali. Dando un’occhiata anche alle nostre città limitrofe come Terracina e Sperlonga, si può notare che queste ultime sono state costruite e abilitate per render e il turismo una fonte inesauribile di sostentamento dell’intera città: come mai a Fondi questo non accade?
Molte responsabilità ce l’ha sicuramente il fatto che le spiagge sono lasciate allo sbando. Nessuno se ne occupa come dovrebbe invece essere lasciando che un bene comune vada lentamente verso il degrado. Qualche anno fa ci si occupò dello smantellamento delle abitazioni private costruite abusivamente sulle dune del litorale. Un lavoro che poteva sembrare giusto se non fosse per il fatto che, ora, se si cammina sulla spiaggia si vedono ancora case che “magicamente” sono ancora al loro posto.
Goccia che ha fatto traboccare il vaso è stata la tassa sul soggiorno. Ogni notte passata nella città da un turista ha un costo tassativo prestabilito. Insomma, il turismo è già poco, questa è stata solo un finale spiacevole ad un racconto già scritto.