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La forza degli anni

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Il Chiostro di San Domenico, dopo il trasferimento dell'Ospedale di Fondi nella nuova sede, ha cominciato una nuova vita, fatta di studio, incontri, ritornando a fare cultura, ritrovando quel rango culturale che aveva avuto all'inizio quando anche Tommaso D'Aquino, il più grande filosofo medievale, aveva passeggiato e discusso con i suoi discepoli proprio qui.

E quest'aria di attenzione agli uomini si è respirata la sera del 6 Agosto nel Chiostro, quando, fedele all'appuntamento che da diversi anni ha preso con la città di Fondi, la Comunità di S. Egidio ha presentato il suo nuovo libro “La forza degli anni”, una raccolta di saggi ma che sarebbe più giusto definire una raccolta di storie di anziani che sono entrati in contatto con la Comunità di S. Egidio.

A presentare il libro ai cittadini di Fondi, che hanno riempito il Chiostro, dei testimonial di grande spessore: Rita Cutini assessore alle politiche Sociali, Sostegno Sociale e Solidarietà del Comune di Roma,Giampiero D'Alia Ministro della Pubblica Amministrazione e della Semplificazione, Andrea Riccardi, fondatore della  Comunità di S. Egidio, Rita Valente Assessore al Lavoro della Regione Lazio. Tutti gli invitati hanno posto l'accento sul fatto che gli agi della società moderna hanno consentito un allungamento della vita delle persone, ciò ha posto dei problemi sociali, come ha enfatizzato in particolare il ministro D'Alia.

Il professor Riccardi, con la sua straordinaria umanità, ha sviluppato l'asserzione del ministro affermando che attualmente le sole risposte(sbagliate) che si danno al problema è la rottamazione degli anziani e la loro  ghettizzazione. Il neologismo istituzionalizzazione, inteso nel chiudere in istituto gli anziani, sintetizza l'errata risposta che ora si dà agli anziani, perdendo il loro sapere.

Su ciò in particolare il professor Riccardi si è soffermato: l'anziano è fonte del sapere, inteso della conoscenza culturale, un tesoro che non si può rischiare di perdere, non sa usare il computer ma sa tante cose che i giovani non sanno. Diventa così il perno della famiglia con il suo sapere, che non è semplicemente fonte di informazioni, ma Tradizione e Cultura. La perdita di tutto ciò diventa la perdita del proprio futuro, ed infatti questo è il rischio che il professor Riccardi ha ravvisato nella società italiana nel ghettizzare gli anziani. Tale aspetto è stato ravvisato dalla professoressa Valente, che, nel suo ruolo di docente di Diritto del Lavoro alla Sapienza, ha ravvisato il rischio di perdere il bagaglio di saper fare dell'anziano, a fronte di un giovanilismo sfrenato che considera  il vecchio come brutto, arretrato.

Per questo la professoressa, nel suo ruolo di Assessore, ha proposto una sorta di staffetta generazionale: la possibilità da parte del lavoratore anziano di passare ad un part-time per consentire ad un giovane per fare un percorso di apprendistato sotto il tutoraggio per consentire il passaggio delle conoscenze in azienda. Un libro, quello presentato al Chiostro, che invita a farsi domande ad avvicinarsi agli anziani con amore.

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