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Pneumatici e sostenibilità, Firestone introduce nuovi materiali naturali nelle gomme per la Indianapolis 500

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I contesti agonistici rappresentano un vero e proprio 'laboratorio' per l'industria automotive, in quanto consente di mettere alla prova nuove soluzioni tecnologiche a condizioni particolarmente 'stressanti'. Lo stesso può dirsi per gli pneumatici: le gare su pista sottopongono la gomma a sollecitazioni molto severe, consentendo ai produttori di verificare le performance offerte dai propri prodotti, soprattutto in termini di usura e tenuta di strada su asciutto e bagnato. In aggiunta, è possibile verificare anche altri parametri prestazionali, soprattutto in relazione a caratteristiche sperimentali o innovative.

Le nuove Firestone da corsa con monomeri di origine naturale

La ricerca tecnologica per lo sviluppo di pneumatici di nuova generazione risponde anzitutto alle stringenti normative sull'impatto ambientale: le gomme del futuro dovranno essere sempre più sostenibili ed assicurare, al contempo, performance di alto livello. A tal riguardo, basti pensare al nuovo standard Euro 7, che sostituirà le più recenti versioni dell'Euro 6 introducendo specifiche limitazioni anche per l'usura degli pneumatici.

Non stupisce, quindi, che le varie aziende produttrici siano impegnate in un costante processo di ricerca, i cui risultati vengono testati in contesti agonistici. Di recente, ad esempio, è stata la Firestone ad introdurre un'interessante novità su un modello di pneumatico da corsa; il marchio, di proprietà di Bridgestone, in una nota stampa ha fatto sapere di aver prodotto, in occasione della Indianapolis 500, il nuovo Firehawk Indy 500 "che incorpora due monomeri derivati dagli scarti della lavorazione dell'olio di palma". Nello specifico, "i monomeri di bio-stirene e butadiene aggiunti agli pneumatici da corsa di quest'anno sono certificati dalla International Sustainability and Carbon Certification (ISCC) per la trasparenza e la tracciabilità delle materie prime sostenibili lungo la catena di approvvigionamento".

Nel comunicato, l'azienda sottolinea anche come "l'utilizzo di monomeri di origine sostenibile è l'esempio degli sforzi di Bridgestone di provare ad accelerare l'impiego di materiali sostenibili e tecnologie nel motorsport". Naturalmente, tale politica ha anche risvolti commerciali, soprattutto sul medio e lungo periodo, in quanto consente anche di ampliare il proprio catalogo, risultando così più competitivi sul mercato.

La sostenibilità viaggia anche online

Lo slancio verso lo sviluppo di gomme più sostenibili è solo una delle tendenze che caratterizza la moderna industria degli pneumatici; un'altra particolarmente significativa è rappresentata dalla crescita dell'e-commerce di settore. Rispetto al recente passato, infatti, tutti i produttori di gomme di ricambio per auto e moto sfruttano la propria presenza online, sia direttamente sia tramite rivenditori specializzati come Euroimport Pneumatici, dove è possibile trovare pneumatici Firestone e di molte altri marchi.

I negozi digitali conservano anzitutto una funzione primaria, ovvero fungere da database gratuiti dai quali attingere informazioni tecniche, pratiche ed economiche. Di base, infatti, i consumatori che fanno ricerche online sono perlopiù orientati alla comparazione dei prezzi di vendita al dettaglio, per farsi un'idea più chiara su quale sia l'opzione più conveniente o quale abbia il miglior rapporto tra qualità e prezzo. 

Di contro, gli shop online non sono più soltanto di 'ispirazione' per gli acquisti (da concretizzare poi verso presso un rivenditore in-shop); non di rado, i consumatori valutano il prodotto in negozio per poi acquistarlo online mentre un tempo accadeva quasi esclusivamente il contrario. Alla luce di questa progressiva e inestricabile integrazione tra canali di vendita fisici e digitali, l'online diventa anche uno strumento attraverso il quale illustrare ai potenziali clienti l'evoluzione tecnologica del prodotto, attraverso contenuti informativi, schede tecniche ed altre risorse. In tal modo viene sfruttata un'altra delle prerogative di base dell'e-commerce, ovvero quella di mettere a disposizione dell'utenza una gran quantità di dati facilmente accessibili e consultabili, che possono orientare le intenzioni d'acquisto in maniera tutt'altro che trascurabile. 

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