Dopo l’aumento della tassa sui rifiuti, la chiusura della discarica comunale e il caos spazzatura della scorsa estate, si scopre che il contratto siglato dall’amministrazione comunale per la gestione dei rifiuti ha determinato l’ennesimo problema per la nostra collettività . Questa volta a pagarne il prezzo sono sei famiglie di Sperlonga. L’amministrazione comunale, infatti, ha avviato la procedura di cessione del personale assegnato al servizio esternalizzato. Detto in altri termini, ciò significa che l’amministrazione intende trasferire alla ditta appaltatrice sei dipendenti comunali, i quali, per evitare la procedura di mobilità , dovrebbero rinunciare al loro impiego presso il comune e accettare di lavorare per la ditta privata.
Si tratta dell’ennesimo problema derivante da un contratto le cui condizioni si sono rivelate più volte inadeguate a garantire un servizio di raccolta dei rifiuti efficiente ed in linea con le esigenze della collettività .
Adesso, tuttavia, a venire in gioco è il futuro di sei dipendenti comunali e delle loro famiglie. Per questo motivo stiamo lavorando ad una mozione con la quale chiediamo al sindaco Cusani e alla Giunta comunale di revocare la procedura di cessione del contratto di lavoro dei dipendenti comunali alla ditta che gestisce i rifiuti a Sperlonga.
La decisione di scaricare sui dipendenti comunali le conseguenze di scelte politiche sbagliate non è accettabile e nutriamo fondati dubbi circa la legittimità della procedura avviata da questa amministrazione, alla quale ci dichiariamo assolutamente contrari. Siamo altresì convinti che il comune non sia in grado di garantire le necessarie e dovute tutele ai lavoratori coinvolti in questa procedura e riteniamo doveroso valutare anche altri elementi, quali, ad esempio, il fatto che l’amministrazione comunale stia operando sotto organico. In altre parole la cessione dei dipendenti comunali potrebbe essere evitata impegnando i lavoratori in altre mansioni. Peraltro, come abbiamo avuto modo di evidenziare anche nel corso dei consigli comunali, in molti casi l’amministrazione ha provveduto ad assumere nuovi impiegati, creando anche un nuovo ufficio, spesso attraverso la nomina di persone di fiducia provenienti dagli uffici provinciali.
La nostra mozione vuole aprire una discussione seria e costruttiva sulla questione, perché riteniamo errato il percorso intrapreso e siamo convinti che l’amministrazione sia nelle condizioni di trovare una soluzione alternativa e migliore rispetto al passaggio dei sei dipendenti comunali alla ditta privata. Prima di adottare provvedimenti che incidano in maniera così importante sulla vita e sul futuro di sei persone e delle loro famiglie, crediamo sia doveroso un supplemento di discussione e di approfondimento.