Perché solo chi può permettersi di andare presso uno stabilimento privato deve avere diritto a fare un bagno in sicurezza mentre chi frequenta la spiaggia libera non ha diritto all'assistenza bagnanti? Se lo domanda il segretario del Psi di Fondui Filiberto Rizzi dopo aver trascorso una domenica di mare sul litorale fondano.
"l mare è bene di tutti - è stata la sua riflessione - tutti, indistintamente tutti, devono poter liberamente usufruirne senza limiti di alcun genere. È indiscutibile che quando fa caldo, fa caldo per tutti, ricchi e poveri, e il mare (di tutti), è la meta per mitigare il disagio. A nessuno può essere consentito di ritenere il disagio, differente tra ricchi e poveri. Non sono contrario alle spiagge attrezzate, ma se i motivi che obbligano queste decisioni sono a sfavore dei poveri e dei bisognosi, allora il nostro giudizio è fortemente negativo.
Notavo, infatti, osservando l'arenile a Tumulito che la spiaggia "privata", tutta ordinata e variopinta, ha anche un bagnino. Non è lo stesso presso la spiaggia libera dove non esiste neppure più il diritto ad essere salvati. I ricchi, quindi, non devono morire, i poveri solo se capita? Anche le spiagge libere dovrebbero poter usufruire dei servizi e del bagnino dei concessionari confinanti".
