Alcuni recenti studi elaborati dall'Organizzazione Mondiale della Sanità hanno evidenziato come, ancora oggi, il fumo sia la seconda causa di morte nel mondo. I dati sulla percentuale di fumatori sono tutt'ora allarmanti: circa il 20% della popolazione, in età compresa tra i 20 ed i 40 anni, risulta essere consumatore di circa un pacchetto al giorno. Tra questi, in netta ascesa, le donne e le fasce sociali meno scolarizzate e meno attente ai danni del fumo.
I tumori ai polmoni, purtroppo, continuano ad avere dati sconfortanti e sono in continua ascesa anche le patologie a carico dell'apparato respiratorio, come le broncopatie ostruttive croniche che affliggono non soltanto chi fuma in prima persona, ma anche chi subisce il cosiddetto fumo passivo.
Fortunatamente, grazie alle frequenti campagne di sensibilizzazione avviate dalla comunità scientifica in merito, sono numerosi gli individui che decidono di attivarsi consapevolmente per smettere di fumare. Il percorso, però, è irto di insidie e difficoltà ; sono pochi gli individui che vi riescono da soli mentre sono molti quelli che cercano un aiuto per riuscire in quella che per loro è una vera impresa.
Disponibili sul mercato vi sono un gran numero di alleati disponibili; oltre ai metodi più fantasiosi ed inusuali (come l'ipnosi o l'agopuntura), vi sono anche alcune opportunità interessanti. Cerchiamo di scoprire, allora, quali strade è possibile percorrere per raggiungere più agevolmente la meta.
Chiarirsi le idee per trovare la motivazione giusta
È bene non sottovalutare l'aspetto psicologico della scelta intrapresa. Non si tratta soltanto di cercare aiuto in un professionista del settore o in un gruppo di supporto; il discorso è ben più ampio e riguarda soprattutto la ricerca della spinta giusta a perseverare in un itinerario non facile.
In primo luogo è consigliabile convincersi del fatto che fumare non è poi così piacevole, ma diventa nel tempo una sorta di rito sociale ed una consuetudine acquisita. Superato lo scoglio della pseudo piacevolezza della sigaretta è opportuno individuare le ragioni precise che conducono alla scelta di voler smettere.
Che siano motivi sanitari (la paura dei danni del fumo o una patologia in corso) oppure motivi famigliari o economici è consigliabile non dimenticarseli mai. Soltanto tenendo bene a mente le ragioni che inducono a smettere è possibile perseverare nel percorso.
Una volta maturata la decisione, è opportuno eliminare tutti i riferimenti che possono vanificare gli sforzi profusi. L'eliminazione di pacchetti di sigarette, accendini, posacenere dalla casa, dall'automobile o dall'ufficio aiuterà a non pensare troppo al fumo.
Naturalmente è difficile riuscire nell'impresa senza l'aiuto di parenti e amici che non soltanto è bene che non indugino nel vizio, ma che dovranno usare pazienza in tutte quelle occasioni in cui l'astinenza condurrà al nervosismo.
È opportuno, inoltre, prendere coscienza della difficoltà della scelta effettuata e mostrarsi indulgenti con sé stessi non lesinando qualche piccola gratificazione al raggiungimento delle prime tappe salienti del percorso.
Trovare delle alternative alla sigaretta
È necessario smettere di fumare quando si è veramente convinti di farlo ed usare tutta la pazienza e la caparbietà di cui si dispone. Prendere consapevolezza del fatto che fumare è un'abitudine estremamente legata alla gestualità di portarsi una sigaretta alla bocca, è un buon punto di partenza. Trovare un modo per sostituire tale gestualità è il passo successivo.
Può essere, dunque, importante trovare un'alternativa valida che permetta di superare l'ansia della mancanza. Bere un sorso d'acqua, mangiare una caramella o trovare un passatempo che vada a colmare il buco lasciato dal fumo è essenziale per non lasciarsi travolgere dall'astinenza.
Molte persone, ad esempio, raccontano di aver trovato beneficio dal bere un sorso d'acqua al momento della necessità di fumare; in un certo senso portare un bicchiere alle labbra può ricordare la gestualità tipica dell'accompagnare la sigaretta alla bocca e fa senz'altro meno male che respirare nicotina e catrame.
Trattamenti alternativi e farmaci
Per tutti coloro che non riescono a smettere improvvisamente, è consigliabile procedere per gradi. Se è vero che l'astinenza da nicotina è assimilabile a quella da sostanze stupefacenti, è possibile decidere di ridurre gradualmente il quantitativo di nicotina al giorno. A tal fine è possibile ricorrere a particolari dispositivi medici come spray, cerotti o gomme da masticare che abituano l'organismo a fare a meno nel tempo della nicotina.
In taluni casi, infine, è possibile ricorrere ad una terapia farmacologica da effettuarsi sotto rigido controllo medico. Esistono dei medicinali a base di bupropione, citisina o vareniclina che aiutano a superare le fasi di astinenza, ma non sono scevri da potenziali effetti collaterali anche gravi e, per questo motivo, sono soggetti ad apposita prescrizione medica.
Le sigarette elettroniche
Di grande tendenza, e di indubbia utilità nel percorso di remissione dal vizio, sono le sigarette elettroniche che consentono di mantenere la gestualità controllando e limitando l'introduzione di sostanze nocive nel corpo. Le e-cigarettes, inoltre, sono dispositivi che, privati della combustione naturale delle sigarette normali, sono senza dubbio meno pericolose per la salute dei polmoni e, per questo motivo, anche più rispettose di chi subisce il fumo passivo.
I dispositivi "svapo" sono utilissimi per avviare il percorso verso la rinuncia definitiva poiché per consentono un cambiamento meno traumatico ovviando ai tipici fenomeni di astinenza, nervosismo e ansia. Sul sito www.svapostore.net si trovano pratici kit per iniziare, dal sistema molto semplice e dal costo basso, adatti proprio a chi vuole fare una prova.