È stato un anno particolare, quello che si è concluso da poco. Difficile, per la maggior parte di noi, ma sorprendentemente innovativo, per certi versi. La tecnologia, infatti, è stata costretta a superare i propri limiti, andando a migliorare molti aspetti divenuti ormai essenziali. E internet, in questo senso, rappresenta l’esempio più lampante.
Molte regioni d’Italia hanno infatti lavorato duramente per dare a tutti gli abitanti la possibilità di usufruire di connessioni di rete adeguate, veloci abbastanza da essere ritenute al passo coi tempi.
Nel Lazio la situazione è più che positiva da qualche mese a questa parte. Latina, in particolare, dimostra di essersi spesa particolarmente in questo senso, correndo a passo veloce verso una maggior digitalizzazione. Non a caso, solo qualche settimana fa si è tenuta una riunione che ha coinvolto l'Assessore Emilio Ranieri e Massimiliano Caputi, Responsabile Field Operations Line Lazio per TIM. I temi al centro di questo incontro sono stati la banda ultra larga e, più in generale, la necessità di aumentare la connettività del territorio. Il tutto, allo scopo di tendere una mano verso quei borghi che non dispongono ancora di una connessione internet abbastanza veloce.
A permetterlo dovrebbe essere innanzitutto la cosiddetta Fiber to the Cabinet (FTTC), tecnologia all’avanguardia sempre più in uso. Proprio per questo, durante le scorse settimane sono stati impiantati decine di dispositivi su strada in grado di far arrivare il segnale a tutti gli abitanti dei vari borghi. Tra questi, i più attivi sono stati Borgo Sabotino, Borgo Santa Maria, Borgo Montello e Borgo Grappa.
Ma non è tutto, perché se grazie alla tecnologia appena citata gli utenti potranno raggiungere circa 200 Mbps, l’obiettivo a lungo termine è quello di arrivare a 1 Giga grazie a una tecnologia ancor più efficace, la Fiber to the Home (FTTH).
Come detto, il Lazio si sta muovendo molto per dare a tutti la possibilità di disporre di una connessione a banda ultra larga. Ecco perché l’iniziativa Lazio 30Mega prevede uno stanziamento di circa 10 milioni di euro di fondi, con l’obiettivo di portare la fibra in tutti i comuni entro la fine dell’anno. E, in particolare, in quelli che oggi non usufruiscono della banda ultra larga, ovvero 363. Tanti, troppi per i tempi che corrono.
Ciononostante, rispetto all’anno scorso sono stati fatti passi da gigante. L’esempio di Monte San Biagio è più che esplicativo, in questo senso. I residenti del comune, infatti, hanno spesso lamentato dei disagi in seguito alla stipulazione di contratti con vari provider. La fibra, nonostante le richieste avanzate con mesi di anticipo, non è mai arrivata a destinazione, lasciando gli abitanti con un pugno di mosche in mano. Cosa ben più grave, nessuno è mai stato capace di fornire una soluzione. Uno scarica barile continuo in cui è diventato semplicemente impossibile capire dove intervenire, che ha portato i cittadini a sentirsi poco considerati rispetto alla grandi città .
Alla luce di quanto appena detto, gli sforzi fatti dalla regione e in particolare da Latina sono dunque preziosi, e promettono un futuro più roseo.
Al giorno d'oggi, disporre di una connessione internet veloce è semplicemente essenziale per la maggior parte delle nostre attività quotidiane. In primis da un punto di vista professionale, visto che il numero di smart worker dovrebbe superare presto i 5 milioni. Ci sono poi attività di svago come lo shopping o giochi online come il poker, che grazie ai suoi benefici sta ottenendo sempre più popolarità .
Ecco che allora l’esempio di Latina, e della regione Lazio in generale, non deve rimanere un caso isolato. Tutto il territorio nazionale ha il dovere di spendersi su una questione che sta diventando sempre più spinosa. Internet non è più un optional, come poteva essere visto un tempo, ma una necessità assoluta. Non solo, per svolgere al meglio tutte le normali attività in cui siamo impegnati abbiamo bisogno di connessioni veloci, a prescindere da dove ci si trovi. Altrimenti, il rischio è di sentirsi tagliati fuori dal resto del mondo.