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Conclusi i tanti eventi del Parco Ausoni per celebrare il “Giorno della Memoria” 2023

Le iniziative multidisciplinari hanno interessato molti utenti. Soddisfazione per il direttore Lucio De Filippis che ribadisce come le diversità sono una ricchezza e patrimonio per tutti

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 Con la convinzione che “tutti i cittadini hanno pari dignità sociale e sono eguali davanti alla legge, senza distinzione di sesso, di razza, di lingua, di religione, di opinioni politiche, di condizioni personali e sociali”, l’Ente Parco Naturale Regionale Monti Ausoni e Lago di Fondi ha promosso e organizzato una serie di attività, insieme alle scuole in accordo con le istituzioni locali e le associazioni diffuse sul territorio, per espandere la conoscenza degli eventi che segnarono gli anni, tra il 1939 e il 1945, durante i quali sei milioni di Ebrei divennero preda di odio ideologico e furono cercati, perseguitati e uccisi dai nazisti del Terzo Reich, attraverso una continua emarginazione civica e sociale delle persone fino alla segregazione totale in campi di concentramento per una “soluzione finale”, progettata nei dettagli secondo la pianificazione di uno sterminio sistematico.

Con il concerto “Donne, musica e poesia nella tradizione ebraica europea fino alla Shoah” tenuto dal Trio Canto di Eea, si è così concluso un calendario di attività multidisciplinari per celebrare il “Giorno della Memoria”. Tre le sedi coinvolte, nella città di Fondi: il Museo Ebraico, il Palazzo Caetani e la Sala Lizzani nel Complesso di San Domenico. Proiezioni, immagini, spettacoli teatrali e letture hanno coinvolto centinaia di studenti di ogni appartenenza scolastica, in workshop aperti e propositivi, distribuiti nell’arco delle intere giornate previste.

Così, con questo spirito di conoscenza complessa, il Parco si conferma luogo di una memoria lunga, e si distingue come sede permanente di formazione continua, con le proprie competenze impegnate nel lavoro quotidiano di tutela e protezione delle proprie aree naturali e biologiche in affidamento.

Con la consapevolezza che una omogeneità di lingue, culture, vicende storiche o sociali hanno formato le comunità di popolazioni umane, che abitano il Pianeta e vivono le proprie tradizioni e differenze condividendo ambienti e nature è certo che le diversità sono dunque una ricchezza, e diventano un patrimonio specifico che, conosciuto, riconosciuto e amato, crea equilibri molteplici e relazioni che generano e alimentano l’esistenza e convivenza di tutti gli esseri viventi.

Per questo il nostro Parco – ribadisce il direttore dott. Lucio De Filippis – si fa depositario e custode di bellezza e di ogni biodiversità, sempre.

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