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Il consigliere regionale La Penna presenta una mozione per sospendere la costruzione dell'impianto crematorio

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Da mesi il circolo del Partito Democratico di Fondi porta avanti insieme alle altre Forze politiche di opposizione e al Comitato cittadino No al forno crematorio la battaglia per evitare la costruzione dell'impianto crematorio a Fondi.  Siamo fortemente convinti che sia unopera dannosa per il nostro territorio per la sua collocazione, per i possibili rischi per la salute e per il danno non quantificabile allo sviluppo turistico della nostra città. Continuiamo perciò a restare vigili, decisi a continuare la lotta sebbene il procedimento sia stato sospeso ad opera del dirigente dei Lavori Pubblici.

In assenza di un puntuale apparato normativo, riteniamo che un privato non possa proporre la costruzione di un impianto di tipo industriale in maniera del tutto autoreferenziale.

Per questo, dopo le tante giornate in piazza a raccogliere firme e il Convegno scientifico da noi organizzato, abbiamo pensato di interpellare la Regione Lazio su questo tema, perché, come molte altre regioni, non si è dotata del regolamento previsto dalla legge 130 del 2001.

Dal confronto tra il circolo e il Consigliere Regionale del Partito Democratico, Salvatore La Penna, è emersa  la volontà comune di proporre una mozione che impegni l'Amministrazione Regionale a elaborare con urgenza il Regolamento regionale, per colmare il  vuoto normativo, causato dalla mancata  attuazione dellart. 8 della legge 130/2001 e verificare se vi siano le condizioni per il rilascio del parere regionale sullo specifico progetto del forno crematorio previsto nel nostro Comune. Riteniamo pertanto, che in attesa di esplicare il procedimento volto ad emanare il richiesto Regolamento, la Regione dovrebbe bloccare tutti i progetti di realizzazione di  impianti crematori all'interno dei propri confini.

Un impegno politico, questo, di cui ci siamo voluti far carico per dare voce a tutti i cittadini che hanno espresso ferma contrarietà al progetto scellerato che l'attuale Amministrazione  comunale intende attuare.

Siamo convinti che questa sia una battaglia di civiltà che vedrà la Regione Lazio più aperta e disponibile al confronto rispetto all'Amministrazione comunale, e ci auguriamo che la mozione trovi il sostegno e la condivisione anche delle altre Forze Politiche presenti in Consiglio, quando sarà discussa. La Regione Lazio in tal modo potrà porre fine all'arbitrio di quanti utilizzano l'assenza di norme per il proprio tornaconto.

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