Prendiamo atto che il Comune, dopo che la Saie non ha rispettato i termini del progetto proposto in sede di gara, abbia poi proceduto con una determina dirigenziale...alla risoluzione del contratto per "gravi inadempienze".
Ricordiamo che si è giunti a questo solo dopo la mobilitazione popolare e la raccolta firme promosse dal Comitato del No all'impianto di cremazione, quando gli elementi di "inadempienza" contrattuale erano già ben presenti dal dicembre 2022 e i Consiglieri di minoranza si erano visti bocciare in Consiglio comunale la mozione per l'annullamento in autotutela del progetto.
Siamo soddisfatti della risoluzione di quel contratto, ma le motivazioni del nostro dissenso erano e sono ben diverse: quel progetto non tutelava i cittadini di Fondi, recando vantaggio esclusivamente alla ditta proponente il project financing , e a tutt'oggi l'Amministrazione comunale non si è ancora impegnata a impedire, in ogni caso, la costruzione di un'opera che danneggerebbe per decenni la nostra città .
Il Comitato No al forno crematorio di Fondi continuerà a seguire con attenzione quanto avverrà nel prossimo futuro, finché questo infausto progetto non sarà definitivamente accantonato.