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Azione in merito della delibera di alienazione di alcuni immobili a Palazzo Gaetani

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In una riunione di giunta della Regione avvenuta il 21 Marzo l’assessore Ghera ha proposto di variare la classificazione dalla categoria “Demanio Immobili soggetti a vincolo di beni artistico-culturali” alla categoria “Patrimonio disponibile unità immobiliari adibite ad uso diverso dall’abitativo” e “Patrimonio disponibile unità immobiliari adibite ad uso abitativo”, sostanzialmente si dispone che tali locali siano posti in vendita una serie di immobili, in particolare i locali posti a piano terra del Palazzo Gaetani di Fondi, a seguito di una manifestazione di interesse di acquisto.

La notizia ha lasciato perplessi noi di Fondi in Azione, specialmente poi se, leggendo la delibera, si cita il parere del Ministero dei beni Culturali che ha comunicato che gli immobili in questione rivestono importante interesse artistico e storico, quindi di una importanza che è superiore al mero valore monetario, per questa ragione inalienabili.

Vogliamo sperare che l’assessore non conosca bene la storia che ha portato all’acquisizione e al recupero di Palazzo Gaetani una ventina di anni fa, proprio con l’avallo di una amministrazione di centrodestra, che ha restituito alla città un monumento storico di importanza storico-artistica straordinaria, vogliamo per questo invitare l’Assessore a Fondi, così da rendersi conto della gravità del suo atto, e della sua rettifica.

Non riusciamo veramente a capacitarci come sia possibile che una porzione del palazzo dove tra l’altro ha sede il Parco Regionale dei Monti Aurunci e Lago di Fondi possa essere messo in vendita, quando a Fondi associazioni culturali sono tutte concordi nella ricerca di una Casa della Cultura, uno spazio dove esprimere la vivacità culturale della nostra città.

Apprendiamo che proprio ieri la Giunta Comunale ha deliberato una manifestazione di interesse su una parte degli immobili di Palazzo Gaetani, ma questo non ci soddisfa.

Innanzitutto, non si torna indietro nella classificazione degli immobili, che rimangono quindi alienabili, ma soprattutto la manifestazione d’interesse riguarda solo una piccola parte del Palazzo, rendendo così disponibili a privati il possesso dell’immobile, un salvataggio parziale che non ci soddisfa.

Lo ribadiamo, nulla contro le attività già esistenti, anzi sollecitiamo il rinnovo del contratto di locazione scaduto, ma nessun ingresso di privati in monumenti che sono la storia della nostra città e devono essere fruibili da parte di tutti.

E se addirittura Palazzo Gaetani può avere questa sorte, cosa avverrà del Chiostro di San Domenico, Villa Placitelli, Palazzo Accorinti, tutti tesori salvati da quella fortunata stagione di recupero del territorio?

Vedremo una nuova stagione di perdita del patrimonio artistico della città?

Ci auguriamo di no, e noi di Fondi in Azione faremo di tutto per impedirlo, ci muoveremo a ogni livello per impedire questo scempio, perché perdere questi beni racquistati alla collettività con tanti costi non è una opzione.

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