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Caos rifiuti: per "Sperlonga Cambia" un mix di arroganza e propaganda

Aumentano le segnalazioni da parte dei cittadini

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Giorno dopo giorno aumentano le segnalazioni, le proteste e i disagi legati alla raccolta dei rifiuti a Sperlonga. L’amministrazione comunale continua ad ignorare il problema, non risponde alle sollecitazioni e prosegue a testa bassa per la propria strada, ma rimane da capire quale sia la strada intrapresa da questa maggioranza. Ãˆ di mercoledì 10 agosto, infatti, l’ordinanza del sindaco con la quale viene disciplinato il servizio porta a porta e l’inizio della raccolta, con tanto di orari, divieti e sanzioni.

Abbiamo richiesto un potenziamento del servizio, aumentando i turni di raccolta e il numero dei bidoni per le strade; abbiamo proposto dei metodi per diminuire le tariffe a carico dei cittadini e per incentivare la differenziata; abbiamo criticato l’avvio della raccolta porta a porta nel pieno della stagione turistica senza un’adeguata campagna informativa e, da ultimo, abbiamo presentato un’interrogazione in consiglio comunale, alla quale attendiamo risposta.

L’amministrazione comunale, con il solito fare arrogante, minimizza e volge lo sguardo altrove per non vedere il problema, ma la puzza si sente ugualmente e i cittadini hanno bisogno di risposte, non di propaganda. L’ordinanza comunale prevede obblighi e doveri, senza considerare quelle che sono le effettive esigenze di cittadini e commercianti. Sarebbe sufficiente fare un giro per il paese dopo le otto di sera, a partire dal centro storico, per verificare come il servizio di porta a porta stia generando solo maggiori problemi, con rifiuti lasciati nei vicoli per tutta la notte e con l’immagine del paese fortemente degradata.

Gli operai della ditta di rifiuti sono costretti a doppi e tripli turni per cercare di evitare che dal caos rifiuti si passi all’emergenza sanitaria. Probabilmente, un potenziamento dell’organico, in virtù di un appalto che costa al comune – e quindi a tutti i cittadini di Sperlonga – una cifra che supera i 2 milioni di euro, sarebbe opportuno, se non doveroso.

Ai disagi dei cittadini si uniscono quelli di commercianti e imprenditori, costretti a fare i conti con montagne di rifiuti che si accumulano, provocano cattivi odori e attirano gli animali. A questo caos si aggiunge l’inciviltà di molte persone, che abbandonano i propri rifiuti ovunque, per strada, negli angoli o ai piedi dei cassonetti delle isole ecologiche. Comportamento, questo, che dovrebbe essere contrastato dall’amministrazione con maggiori controlli e sanzioni. Il paradosso è che mentre il paese fa i conti con un problema che tutti avrebbero volentieri evitato, l’amministrazione decide di acquistare due biciclette a pedalata assistita da utilizzare per la raccolta differenziata. Probabilmente acquistare qualche bidone dei rifiuti in più e predisporre una migliore campagna informativa in favore dei cittadini sarebbe stata una scelta più opportuna.

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