Come è noto, nell’ambito di un Programma di riqualificazione della attività e dei servizi del Sistema MOF, con l’obiettivo di pervenire ad una “Certificazione di qualità MOF”, su sollecitazione degli operatori e delle loro Organizzazioni professionali, la MOF Spa ha adottato uno specifico Regolamento per la realizzazione di un “Progetto Ecoambientale del MOF” autogestito sia economicamente che funzionalmente dagli stessi Operatori, attraverso il loro Consorzio Agrofondi, e finalizzato a fare del MOF il primo “Mercato verde” d’Italia, nonché a ridurre in modo significativo i costi gestionali dell’Ente Gestore e delle stesse aziende.
Con questo Regolamento, la MOF Spa ha inteso anche dare maggior valore al percorso ecoambientale già in precedenza avviato autonomamente dagli operatori e da Agrofondi, consentendo loro di completare un processo di valorizzazione della filiera del recupero e riutilizzo dei prodotti e materiali di scarto a fini energetici ed industriali e di contribuire allo sviluppo ed alla valorizzazione dell’intera filiera agro-energetica del MOF nella massima tutela dell’ambiente.
Il Progetto prevede infatti una rigorosa separazione di tutti i prodotti e materiali di scarto (scarti vegetali, scarti di materie plastiche, ovvero di imballaggi in plastica, o in cartone, o in legno, ecc.) che quotidianamente si producono nella ordinaria attività di Mercato, per essere destinati alla produzione di energie alternative (biogas) o al loro riutilizzo a fini industriali.
Il Progetto si inserisce nel programma già da anni avviato dall’Ente Gestore per un progressivo orientamento del Sistema MOF verso la sicurezza igienico-sanitaria, l’efficientamento energetico e la tutela ambientale, con l’obiettivo di far acquisire al brand “MOF” un maggior valore commerciale, fino alla percezione da parte del consumatore finale della immediata correlazione del “prodotto MOF” quale naturale sinonimo di “prodotto di qualità che tutela l’ambiente e la salute”.
In questa direzione – primo in Italia – il MOF aveva già realizzato da diversi anni un laboratorio di analisi di assoluta eccellenza che provvede al meticoloso campionamento dei prodotti commercializzati e che ha portato i nostri prodotti a ridurre i casi di positività a meno della metà della media nazionale, ricevendo anche gli elogi dei NAS nell’ultimo controllo ispettivo di maggio scorso effettuato nel MOF.
Allo stesso scopo è stato altresì realizzato nel 2011 un impianto Fotovoltaico da 2,500 Kwp per la produzione di energia alternativa da fonte solare che, oltre a costituire una importante voce di economia gestionale, sta consentendo all’intero Sistema MOF di ridurre l’emissione di Co2 nell’ambiente di ben 1.400 tons/anno.
Il Regolamento del Progetto prevede una rigorosa applicazione da parte di tutti gli operatori e frequentatori del MOF e prevede, altresì, rigide sanzioni per i trasgressori.
I risultati che si stanno ottenendo sono più che soddisfacenti, poiché gli operatori collaborano sempre più in maniera convinta e partecipativa. Siamo ormai ad una selezione di oltre il 90% dei materiali di scarto prodotti.
E funziona anche il sistema di controllo incrociato attivato tra la Direzione di Mercato, l’Istituto di vigilanza Italpol e il Consorzio Agrofondi per rilevare e sanzionare qualche “furbo”. Proprio in questi giorni, infatti, sono stati individuati due soggetti che, anche a seguito del recente avvio della raccolta differenziata da parte del Comune di Fondi, hanno abbandonato nel MOF rifiuti urbani indifferenziati ed alcuni anche tossici.
Nei loro confronti sono scattati i provvedimenti sanzionatori previsti dal Regolamento, ivi compreso il divieto di accesso al MOF, e la denuncia al Sindaco ed al Comando di Polizia Locale per gli opportuni provvedimenti previsti dalla legge.