L’AssociAzione di Cultura Politica Obiettivo Comune esprime soddisfazione per la presentazione del volume “I Partiti della Repubblica. Storie di idee e uomini dal 1946 al 2016”, realizzato da un gruppo di soci e simpatizzanti.L’evento dello scorso 9 settembre, patrocinato dal Comune di Fondi e del Sistema Bibliotecario del Sud Pontino, si è tenuto a Fondi nella splendida cornice della Sala Lizzani, all’interno del Complesso San Domenico ed è stato condotto dal segretario dell’AssociAzione Gianmarco di Manno.
Vito Saracino, giovane ricercatore della Fondazione Gramsci di Puglia ha presentato un’analisi approfondita sul ruolo dei partiti politici nei primi settant’anni della Repubblica, ponendo la lente di ingrandimento sui concetti di idee e leadership, che a suo avviso rappresentano le caratteristiche dei partiti stessi nella “Prima” e nella “Seconda” Repubblica. Gaetano Carnevale, storica penna del Messaggero di Latina, invece, ha illustrato come stile e approccio alle battaglie politiche sono cambiati a Fondi.
A tracciare le conclusioni è stato il Presidente di Obiettivo Comune Salvatore Venditti, il quale ha spiegato le motivazioni che hanno portato alla realizzazione dell’opuscolo, del quale ha anche messo in evidenza peculiarità e particolarità. Nel suo intervento Venditti, a nome dell’AssociAzione, ha inoltre espresso la volontà di far conoscere questo progetto ai giovani delle scuole del comprensorio. Il libro “I Partiti della Repubblica. Storie di idee e uomini dal 1946 al 2016” è reperibile, già dall’inizio della prossima settimana, nelle principali librerie di Fondi.
Estratto dalla Prefazione al volume di Gianfranco Fini
“Non servono molte parole per illustrare quanto sia lodevole questo intendimento se si pensa al profondo distacco che oggi separa i più giovani dall’impegno politico, visto come inutile se non addirittura come dannoso. Di certo non è responsabilità delle giovani generazioni, ma è innegabile che ogni sforzo per far loro comprendere che cattiva amministrazione, corruzione e malaffare, carrierismo e/o pratiche clientelari non sono sinonimo di “politica”, bensì ne rappresentano la degenerazione, va salutato come utile e positivo. Ancor più in questo caso, perché la pubblicazione è volutamente didascalica, neutra e quindi priva di connotazioni e giudizi di parte, di facile consultazione e ricca di notizie, di fatti grandi e piccoli indispensabili per chi vorrà eventualmente esprimere un proprio giudizio di merito.”