Le ‘radici’ sono il tema della III edizione: nel complesso di San Domenico versi, pittura, teatro e perfoming art. In anteprima nazionale un’opera teatrale inedita di de Libero
Uno degli argomenti più dibattuti degli ultimi anni è quello, all’interno del drammatico scontro di civiltà, della nostra identità e, dunque, delle nostre radici. Affondiamo le nostre radici in una storia millenaria e al tempo stesso esse riaffiorano nel presente come bussola, stella da seguire durante il viaggio. Libero de Libero, nella citazione scelta come fil rouge degli eventi proposti nella III edizione del Festival poetico “verso Libero”, scriveva: “Viviamo stretti come albero a radice”. Lo scriveva negli Anni Cinquanta, anni in cui l’Italia si stava trasformando, radicalmente appunto. Eppure il miracolo della poesia è sempre questo: rendere universale un sentire personale e fare immortale un pensiero che ha una sua collocazione temporale, ma che rimane valido per moltissimo tempo. Il verso di de Libero preso a prestito da “Creatura celeste” si collega intimamente al testo poetico “Viaggio alla nuova città” di Rodolfo Di Biasio, Premio di poesia “Solstizio” alla carriera lo scorso anno, in questa edizione protagonista della performance che aprirà al chiostro di San Domenico di Fondi alle 20.30 la serata del 1° ottobre del Festival poetico “verso Libero”: stanno lavorando a questo progetto il regista Antonio Fasolo, gli attori Daniele Campanari e Serina Stamegna, la pittrice-performer Stefania Romagna e il musicista Antonio Zitarelli. A seguire lo stesso Rodolfo Di Biasio passerà il testimone del Premio di poesia “Solstizio” alla carriera a Lino Angiuli, il poeta-ulivo, una delle voce più forti della poesia italiana contemporanea in questo suo essere terragno e radicato, un radicale innovatore di origini pugliesi. Chiuderà la serata del primo ottobre un omaggio ad Antonio Parisi, improvvisamente scomparso un anno fa, autore del “Canzoniere fondano” che ha immortalato gli usi e costumi di una vivace porzione d’Italia come quella fondana.
Un momento fondamentale del Festival “verso Libero” sarà quello di apertura alle 18 di sabato 1° ottobre nella Sala Lizzani del complesso di San Domenico. Verrà presentato in anteprima assoluta il testo inedito del “Don Giovanni (o il burlatore di se stesso”, opera teatrale di Libero de Libero che l’associazione culturale a lui dedicata ha trascritto interamente e intende presentare al pubblico in una lettura di alcuni passi. Interverranno in merito anche Lorenzo Cantatore, curatore del diario “Borrador” in cui ci sono riferimenti al lavoro dongiovannesco, e Marcello Carlino, professore emerito di Letteratura Italiana alla “Sapienza” di Roma che terrà una breve presentazione dell’opera inedita.
Il Festival “verso Libero” continuerà anche domenica 2 ottobre con una visita al neonato Museo Ebraico della Giudea alle ore 11 insieme all’associazione “Haviu et Hayom” composta da giovani ebrei che leggeranno e distribuiranno poesie scritte nelle lingue dell’ebraismo. Il progetto proposto da questi ragazzi si chiama “Babele in rima” ed è stato messo in campo per la prima volta a Roma in occasione della scorsa Giornata Europea sulla cultura ebraica.
Appuntamento il pomeriggio alle 18.30 al chiostro di San Domenico di Fondi con la poesia e l’arpa di Francesco Benozzo, docente dell’Università di Bologna e performer che proporrà un reading-concerto dal titolo “Le radici della poesia”, un viaggio dentro la storia del racconto in versi, da Omero a Gilgamesh ai giorni nostri. A seguire un altro momento importante del Festival con la consegna del Premio di poesia “Solstizio” per opera prima alla presenza dei finalisti e dei vincitori (Lorenzo Babini, Pietro Federico e Luca Lanfredi) e di Davide Rondoni e Claudio Damiani, giurati e poeti di grande fama, insieme a Clery Celeste, vincitrice del riconoscimento lo scorso anno ex-aequo con Gabriele Gabbia. Ciascuno di loro leggerà propri versi, ma anche un testo di de Libero, per contribuire alla riscoperta di questo autore lungo tutta la penisola. Il Festival si chiuderà con una performance tra poesia e pittura con Alessandra Romagna ed Elvio Ceci, autori di un libro a quattro mani dal titolo “Pareidolia – vedere ciò che non c’è”. Per l’occasione si esibiranno live anche i Surgical Beat Bros.
IL PROGRAMMA DEL FESTIVAL POETICO ‘VERSO LIBERO’, III EDIZIONE
Sabato 1 ottobre, Sala Lizzani, ore 18
Un de Libero inedito
Lorenzo Cantatore, curatore del diario “Borrador”
Libero de Libero l’uomo, le radici più intime
Marcello Carlino, critico e docente Università “La Sapienza”
Lettura passi da “Don Giovanni”, opera teatrale inedita di Libero de Libero
L’associazione “Libero de Libero” presenterà in anteprima assoluta questo lavoro inedito del poeta di Fondi. Iniziò a scrivere il “Don Giovanni” nel 1954, ma non lo pubblicò mai; riscopriremo insieme questa nuova sfumatura dell’opera deliberiana.
Ore 20.30, chiostro di San Domenico
Performance teatralpoetica “Viaggio alla nuova città”
Testo di Rodolfo Di Biasio, Premio Solstizio alla Carriera 2015
Con Serina Stamegna, Daniele Campanari, Stefania Romagna e Antonio Zitarelli. Regia di Antonio Fasolo
Premio Solstizio alla Carriera 2016
Passaggio di testimone da Rodolfo di Biasio a Lino Angiuli, vincitore del riconoscimento alla sua II edizione. Angiuli è nato (1946), vive e scrive in Terra di Bari, dove ha diretto un Centro regionale di Servizi educativi e culturali. Si occupa da decenni di poesia e di altre scritture, pubblicando numerosi libri, tra cui “La parola l’ulivo” (Lacaita, 1975), “Daddò daddà” (Marsilio, 2000), “Ovvero” (Aragno, 2015). Ha fondato e diretto alcune riviste letterarie, tra cui “Incroci”, attualmente attiva. Sul versante della favolistica popolare, insieme con Lino Di Turi e Vito Matera, ha realizzato (tra le altre) “Pugliamare” (2005), “La morale della favola” (2007), “Donna in fabula” (LVF, 2014).
Canzoniere fondano, in ricordo di Antonio Parisi
Lettura pubblica e un ricordo di Gaetano Carnevale
Un anno fa ci ha lasciati Antonio Parisi, autore di un’opera indimenticabile dedicata alla “fondanità”. Il “Canzoniere fondano” incarna vizi e virtù d’un popolo dalla storia millenaria. Noi dell’associazione “Libero de Libero” vorremmo non dimenticare mai questo patrimonio e, con esso, l’autore di questa raccolta di versi in dialetto deliziosa. Parisi è stato direttore della Scuola di Cinema e Televisione “Accademia Rosebud” di Roma, autore di teatro e di saggi sui registi De Santis, Petri, Magni e sulla commedia italiana, sulla narrativa di Pasolini e di de Balzac.
Domenica 2 ottobre, Ore 11.00
Visita poetica al Museo Ebraico di Fondi
"Babele in rime", progetto che mira a diffondere testi di poeti che hanno scritto in una delle "lingue dell'ebraismo" (ebraico, aramaico, giudaico-romanesco, yiddish e ladino). Con la partecipazione dell’associazione “Haviu et Hayom”, un movimento di giovani ebrei che si propone come obbiettivi il confronto tra i suoi componenti e l'organizzazione di eventi culturali.
Ore 18.30
Le radici della poesia
Performance per voce e arpa di e con Francesco Benozzo
Da Gilgamesh a Omero, passando per i bardi medievali e i cantori-sciamani della tradizione euroasiatica, la poesia mantiene la sua forza eversiva basata anzitutto sul potere della parola, della voce che nomina il mondo, del cantore che lo narra. In questo reading-concerto Francesco Benozzo propone un itinerario dentro la parola poetica, intesa come mappa del cuore umano, come cartografia interiore della coscienza di Homo sapien sapiens, e come incontro-scontro-confronto del corpo e della voce con il paesaggio fisico e la sua epica pre-umana e pre-verbale.
Ore 19.30
Premio Solstizio all’Opera Prima 2016 – proclamazione vincitori
Letture “radicali” con i finalisti Lorenzo Babini, Pietro Cagni, Mario Campanino, Pietro Federico, Luca Lanfredi, Alice Serrao, Giacomo Signore, Damiano Sinfonico e con i poeti membri della giuria Claudio Damiani, Milo De Angelis, Davide Rondoni
Ore 20.30
Pareidolia – vedere ciò che non c’è
Performance con il poeta Elvio Ceci e la pittrice Alessandra Romagna. Musiche live dei “Surgical Beat Bros”.
Pareidolia è un processo visivo, istintivo e automatico che tende a trovare degli schemi regolari o familiari in immagini e figure casuali. Si tratta, dunque, di processi per associazione che tendono a ricreare, per esempio, volti umani o animali in forme disordinate come macchie, ombre, nuvole, richiamandoli dalla memoria individuale. Esempi illustri di pareidolia vengono dai quadri di Arcimboldo o dalla macchie di Rorschach.