“Nella assegnazione degli obiettivi valevoli ai fini della attribuzione della indennità di risultato particolare attenzione è stata attuata al fine di richiamare i Responsabili di Area e di Settore alla massima osservanza della normativa in materia di anticorruzione e trasparenza." Ha il sapore della beffa la relazione annuale sulla prevenzione della corruzione scritta dal segretario comunale Andrea Nappi e pubblicata sul sito istituzionale del Comune pochi giorni prima che il sindaco e due funzionari comunali, i responsabili del settore Ambiente e Ufficio Tecnico, fossero arrestati con l'accusa di corruzione e turbativa degli incanti. Per il segretario, responsabile dell’anticorruzione del nostro comune, è tutto sotto controllo, nonostante le difficoltà in cui versa l'amministrazione comunale.
"La principale criticità che emerge - scrive il segretario - è dovuta al dato oggettivo che in Enti di piccole dimensioni l'applicazione delle misure anticorruzione ricade tra gli impegni del Responsabile Anticorruzione/segretario comunale il cui tempo di impiego non è proporzionato rispetto a tutti gli adempimenti assegnati a tale figura. La modesta dotazione organica dei piccoli enti accompagnata dal basso grado di preparazione del personale dell'Ente consente con difficoltà di concludere i procedimenti (persino quelli ordinari)". Il segretario comunale afferma che viene data particolare attenzione alla prevenzione del rischio di corruzione, ma poi, paradossalmente, mette nero su bianco i problemi dell'amministrazione dovuti ai suoi tanti impegni e a un numero di dipendenti insufficiente a garantire persino l’adempimento dei compiti ordinari. Questi problemi gli impediscono di avere il tempo necessario ad occuparsi degli strumenti di contrasto ai rischi di episodi di corruzione e lo costringono a riconoscere che gli obblighi di trasparenza vengono adempiuti "occasionalmente compatibilmente con le scadenze ed il limitato tempo di impiego presso questo Ente".
Nei mesi passati, quando l'amministrazione Cusani ha approvato diversi provvedimenti di riorganizzazione degli uffici comunali abbiamo più volte segnalato le difficoltà della macchina amministrativa e l’inutilità di molte scelte. Le nostre obiezioni sono sempre state respinte, spesso senza neanche soffermarsi a valutare le proposte che avevamo avanzato. Oggi siamo costretti a constatare che a fronte di un misero risparmio economico derivante dalla convenzione con altri comuni di uffici e funzioni importanti, quale quella del segretario comunale, l'amministrazione plasmata da Cusani non è in grado di adempiere persino alle attività ordinarie. L'inchiesta della Procura di Latina ha portato alla luce episodi di corruzione che, oltre ledere gravemente l’immagine del nostro paese e della nostra comunità, rappresentano un concreto e reale danno economico alla casse comunali. Inoltre, con gli arresti della scorsa settimana, si sono creati ulteriori vuoti che compromettono l’efficiente funzionamento e il buon andamento dell’amministrazione, rendendo ancor più critica la situazione descritta dal segretario comunale. La maggioranza continuare ad ostentare una sicurezza che non regge alla prova dei fatti. Si evoca l'immagine di una nave che non affonda, quando sarebbe più opportuno parlare di un relitto che cola a picco, con a bordo un’intera comunità che continua a pagare le conseguenze di comportamenti e scelte personali degli amministratori comunali. Se questa maggioranza vuole affondare è libera di farlo, ma non permetteremo che trascini con sé anche la nostra comunità.