Dura e significativa la presa di posizione dell’On. Francesco Storace, Vice Presidente del Consiglio Regionale del Lazio, contro gli ultimi provvedimenti assunti dal Presidente Zingaretti in materia di Sanità laziale. “Le denunce lanciate nell’ultimo Consiglio Regionale avranno un seguito”, ha tuonato il Presidente Nazionale del neonato “Movimento Nazionale per la Sovranità” Storace, “con denunce penali alla magistratura ed alla Corte dei Conti”.
Zingaretti, oramai senza alcun freno inibitore ed evidentemente in preda ad una sorta di delirio di onnipotenza, sta lottizzando la Sanità della Regione Lazio sfornando nomine, fregandosene di quello che è scritto nelle leggi, non tenendo conto delle Sentenze della Corte dei Conti e delle indagini aperte nei confronti di soggetti che nomina. Storace ha avuto modo di documentare durante il Consiglio Regionale di ieri, Mercoledì 22 Febbraio, e dimostrare che il Governatore Zingaretti, nel caso del “San Giovanni” di Roma, ha proceduto alla nomina della Direttrice Ilde Coiro, già condannata dalla Corte dei Conti. Nel caso del “118”, invece, la Direttrice Paola Corradi, dallo scorso Agosto indagata per abuso d’ufficio, con altre 18 persone, per frode in pubbliche forniture.
Ecco come la politica sanitaria del Centro-Sinistra nel Lazio continua ad aggirarsi in zone d’ombra e su terreni alquanto scivolosi. Le nomine dei Direttori, per esempio, vengono fatte tra omissioni, silenzi e non rispetto delle leggi vigenti. Tutto questo mentre al “San Camillo” stanno per prendere servizio due medici ginecologi vincitori di un bando di concorso ed impiegati nel Settore “Day Hospital” e “Day Surgery”. Essi non potranno rifiutarsi di praticare aborti rifacendosi all’obiezione di coscienza che costerebbe loro “il licenziamento per inadempienza contrattuale“, snaturando così la Legge 194.
Questi alcuni esempi del marasma in cui si trova la sanità laziale ed in cui sono costretti ad operare soprattutto i disastrati Ospedali della Provincia di Latina. Una doverosa e particolare menzione, infine, va all’Ospedale di Fondi, che, al di là delle chiacchiere e degli impegni presi nel tempo dalla Regione nel corso dei vari incontri avuti, e puntualmente disattesi, di fatto dall’Amministrazione di Centro-Sinistra, è stato svuotato, depotenziato, e vive una drammatica situazione, al limite della chiusura, riuscendo a sopravvivere solo grazie all’impegno ed all’abnegazione del personale medico e paramedico.
La politica sanitaria sinora attuata per la nostra Provincia deve essere rivista e le decisioni assunte modellate sulle reali esigenze dei singoli territori, con la giusta dotazione di strumentazioni e personale.