Venerdì 17 febbraio 2017 – incontro in Giunta Regionale sul tema “Progetti Ricollocazione”.
Partecipanti:
- Assessore Lavoro, Pari Opportunità, Personale Lucia Valente, Direttore Direzione Regionale Lavoro Marco Noccioli, Capo Segreteria Assessorato M. Antonietta Carbone,
- Avv. Rosalba Alfarano e Cons. Silvana Denicolò (M5S Lazio),
1) Progetto “Garanzia Giovani” - 2014 (in corso)
Si tratta del progetto europeo “Youth Guarantee” (in Europa per i giovani fino a 25 anni, in Italia fino a 29), che prosegue tutt’ora, con i controlli periodici della Commissione Europea. Si tratta infatti di fondi UE dedicati alle regioni italiane con problemi di disoccupazione giovanile (quasi tutte le regioni, in realtà!). Il Lazio ha ricevuto in prima battuta 135 milioni di Euro, con possibilità di ulteriori integrazioni. Anche per via dell’inadeguatezza dei Centri per l’Impiego (CPI, di competenza provinciale fino al Decreto Delrio, poi passati attraverso varie ipotesi di nuova competenza - dapprima nazionale poi regionale, ora per 2/3 statali e 1/3 regionali), tra gli enti accreditati sono stati accettati varie entità private: agenzie interinali, enti di formazione, ecc., scelti attraverso un bando.
Info sulle pagine dedicate: http://www.regione.lazio.it/garanziagiovani/
2) 1° bando sulla ricollocazione – 2015 (concluso)
A differenza del progetto “Garanzia Giovani”, sono già disponibili i dati relativi alla conclusione del 1° bando sul contratto di ricollocazione nel Lazio, di cui alla determinazione regionale n. G10271/2015 del 28/8/2015. Come anche per Garanzia Giovani,
- è stato fatto un bando per l’accreditamento degli enti e
- la percentuale di chi trova una nuova occupazione si aggira intorno al doppio del risultato cui pervengono in media i CPI: se questi ultimi hanno successo nel 10% dei casi trattati, su questi progetti parliamo almeno del 20%.
In particolare, fra tutti coloro che hanno formalmente aderito all’iniziativa del 1° bando per la Ricollocazione, un 30% circa è riuscito a trovare un lavoro a tempo determinato e l’8% a tempo indeterminato (risultati di certo positivi, anche se, trattandosi di rapporti di lavoro instaurati successivamente al 7/3/2015, ad essi non trovano applicazione le garanzie di cui all’art. 18 della legge n. 300/1970, in tema di reintegra da licenziamento illegittimo, mentre gli stessi sono soggetti al meno favorevole regime di cui al c.d. “Jobs Act” ex D. Lgs. n. 23/2015, per i casi di illegittimo licenziamento).
Informazioni sul progetto, destinatari, enti accreditati e FAQ qui:
http://www.regione.lazio.it/rl_lavoro/?vw=contenutiDettaglio&cat=1&id=23
Per accedere ai progetti invece:
http://www.regione.lazio.it/LazioLavoro/Pagine/Default.aspx
3) Ritardi nei pagamenti dell’indennità di partecipazione prevista
L’Assessora Valente ha chiarito che il contratto di ricollocazione sperimentato nel Lazio (sulla base della sopra citata determinazione regionale n. G10271/2015) non rientra nel paradigma statale di cui all’art. 17 del D. Lgs. n. 22/2015, per cui esso non è finanziato dal Fondo nazionale sulle politiche attive previsto dall'art. 1, comma 215, della legge n. 147/2013.
Il contratto di Ricollocazione sperimentato nel Lazio è infatti finanziato tramite le risorse comunitarie di cui al Fondo Sociale Europeo (e, più precisamente, tramite le risorse di cui al “POR FSE” Lazio 2014-2020 – “Asse I Occupazione”), e da ciò avrebbero origine i ritardi nei pagamenti, in quanto l’Unione Europea eroga le risorse solamente a seguito dell’adempimento, da parte della Regione Lazio, della (complessa, a dire dell’Assessora rendicontazione che è condizione essenziale per l’erogazione. Al 17 febbraio, delle 980 richieste di indennità totali ne sono state evase 163, ma si sta procedendo per evaderne il 100%.
4) Durata dei rapporti di Ricollocazione oltre il termine di scadenza indicato
L’Assessora Valente ha chiarito che, secondo le regole fissate nell’avviso pubblico allegato alla determinazione regionale n. G10271/2015 (cfr. artt. 3, 9.2, 9.4 e 14), è stata prevista la possibilità, per i soggetti che abbiano aderito all’iniziativa di Ricollocazione, di svolgere attività di tirocinio o corsi di formazione.
Nelle eventualità di cui sopra, i contratti di ricollocazione vengono sospesi, in corrispondenza dei periodi di formazione o tirocinio, e questo giustificherebbe il fatto che spesso la durata dei rapporti di ricollocazione si è (legittimamente, secondo l’Assessora) protratta oltre i termini semestrali, originariamente fissati nei contratti (cfr. anche art. 2 dello schema di contratto allegato alla determinazione regionale n. G10271/2015).
5) Progetti di Ricollocazione specifici per singole categoria/aziende/comparti
Nel corso della riunione, l’Assessora Valente ha segnalato l’imminente apertura dei termini, a decorrere da lunedì 27 febbraio p.v. e fino all’esaurimento delle relative risorse finanziarie di copertura, ai fini della presentazione della domanda di adesione alle iniziative di ricollocazione, specificatamente destinate alle donne madri di figli minori sino a 6 anni (cfr. determinazioni regionali n. G00450 del 20/1/2017, n. G16230 del 27/12/2016, n. G08986 del 4/8/2016).
Per quanto riguarda singole aziende, il progetto di Ricollocazione più importante è quello sui lavoratori Alitalia, che in realtà è stato il primo a partire, come sperimentazione. A questo progetto però ha aderito solo un 10% dei lavoratori per cui era disponibile la misura, in quanto meno conveniente rispetto alle procedure di mobilità che erano già in corso.
Info sull’area dedicata al fondo FEG (Fondo europeo di adeguamento alla globalizzazione): http://www.regione.lazio.it/rl_feg/
Ultimamente un nuovo progetto è stato aperto, in sinergia con la Regione ma con pagamenti a cura di ANPAL, per i lavoratori Almaviva: http://www.anpal.gov.it/Notizie/Pagine/Anpal-piano-di-ricollocazione-per-1666-lavoratori-della-sede-di-Almaviva.aspx
Altri progetti specifici: “Generazioni” (progetto “a sportello”, con fondi UE dell’FSE – Fondo Sociale Europeo. Il bando sarà avviato a marzo 2017), “Over 60” (disponibilità per 600 persone).
Maggiori info sui bandi in uscita:
http://www.regione.lazio.it/lavoro/
6) Segnalazioni alla Direzione Regionale
Nel corso della riunione, l’Assessora Valente ha invitato a segnalare direttamente al Direttore Marco Noccioli - tramite la e-mail mnoccioli@regione.lazio.it - i casi relativi ad eventuali, gravi, inadempienze poste in essere dagli enti accreditati, ai fini della possibile revoca dei relativi accreditamenti c/o la Regione Lazio.
Anche qualunque altra segnalazione inerente la ricollocazione (pagamenti o iter) o più in generale il tema “lavoro” può essere naturalmente inoltrata allo stesso indirizzo email.
7) Conclusioni
In conclusione, il problema della cronica mancanza di lavoro, dovuta anche ai nuovi scenari globali economici e di mercato, è comunque riconosciuto come critico e in peggioramento anche dagli interlocutori regionali.
Ciò, aggiungiamo noi, è dovuto in gran parte all’assenza di una “visione”, strategia od azione politica che dir si voglia, a livello del Governo nazionale, per creare nuove opportunità di lavoro (quindi nuove potenzialità di occupazione) nel Paese nel suo insieme, attraverso il potenziamento delle attività produttivo-economiche esistenti, la diversificazione delle stesse, e la creazione di nuovi scenari di possibilità.