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Simeone sul Mof: "Non ha bisogno di un commissario liquidatore ma di un presidente di Regione determinato"

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Inerzia, ignavia e totale menefreghismo. Questa è l’unica certezza ricevuta, dopo quattro anni, dal presidente della Regione Lazio che si ricorda della nostra provincia, delle sue imprese, dei suoi lavoratori solo in campagna elettorale. Il Mof di Fondi è la massima dimostrazione dell’assoluta incapacità di Zingaretti di governare e attenzionare il mondo reale, quello che produce, fatto di persone che si spaccano la schiena ogni giorno, che si rimboccano le maniche non solo per la propria sopravvivenza e quella delle imprese che rappresentano, ma anche per la tenuta dell’economia della provincia di Latina e del Lazio.

In quattro anni, per le esigenze di circa 6000 persone, tra operatori ed indotto, di quella che rappresenta la seconda piattaforma logistica intermodale dell’agroalimentare in Europa, Zingaretti ha fatto meno di zero. In questo contesto, raccogliendo l’appello degli operatori, delle sigle sindacali, delle associazioni datoriali e dell’amministratore delegato del Mof, ho scritto una nota al presidente Zingaretti, agli assessori competenti in materia, Fabiani, Hausmann e Sartore, chiedendogli un’azione incisiva per la risoluzione dei nodi che in questi anni ne hanno rallentato e reso difficoltoso lo sviluppo. Chiedendogli di convocare urgentemente un incontro, alla presenza di tutti i soci di Mof Spa, per chiarire e verificare la posizione della Regione Lazio sul piano industriale indispensabile al rilancio del Mof di Fondi e nella riorganizzazione della sua governance, per condividere con loro obiettivi e soluzioni finanche, in ultima analisi, per dire loro che non si intende fare nulla per questa realtà. Esiste un mondo, che lavora, fuori dalle stanze della Regione Lazio, fatto di persone e non di numeri, che oggi è costretto a constatare che l’interlocutore che hanno di fronte non è il presidente di una Regione che vede nel Mof e nel suo indotto una risorsa da potenziare e valorizzare nell’interesse dell’economia della provincia di Latina e del Lazio ma solo un commissario liquidatore che rottama e non costruisce. Non si può restare inermi di fronte alla distruzione di una realtà così importante per l’economia della provincia di Latina e del Lazio e soprattutto alla cancellazione di ogni speranza di futuro dei suoi operatori. Se anche questo appello cadrà nel vuoto, come accaduto in precedenza, continuerò a restare al fianco degli operatori del Mof per mettere in campo qualsiasi azione possa garantire a questa eccellenza non di sopravvivere ma di crescere e di essere valorizzata.

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