“Vandalizzare il sito archeologico è come vandalizzare l’identità degli sperlongani. Il Monumento Naturale Grotta di Tiberio, oltre ad essere uno dei principali simboli del nostro paese, rappresenta un patrimonio storico e culturale unico nel suo genere e vederlo imbrattato in questo modo è una cosa che, prima ancora che sconcertare i turisti, indigna e ferisce profondamente i cittadini di Sperlonga”.
Le scritte sugli scogli e sul muretto che divide la grotta dalla spiaggia antistante sono apparse qualche settimana fa, ma gli episodi di incuria e di inciviltà che interessano l’area sono noti già da tempo. Più volte, soprattutto con l’arrivo della bella stagione e con l’afflusso di turisti, cittadini e bagnanti hanno segnalato la presenza di ombrelloni, asciugamani, sdraio, tavolini e addirittura tende da campeggio all’interno o a ridosso dei resti delle antiche mura romane, nonostante il divieto stabilito da un’apposita ordinanza comunale. Anche nel resto dell’anno, inoltre, non di rado si assiste a fenomeni di abbandono di rifiuti ingombranti. Questi comportamenti incivili, oltre ad essere prontamente denunciati, andrebbero prevenuti e contrastati attraverso un’attività di controllo e vigilanza che consenta di applicare in modo più efficace le sanzioni previste per i trasgressori.
In precedenza, l’area era sorvegliata da un vigilante che costituiva un valido deterrente ad episodi di questo tipo. Da qualche anno a questa parte, invece, si assiste sempre più spesso a scene di degrado e di inciviltà che non rendono onore all’immagine del paese, dando ai visitatori l’impressione che il sito archeologico, ovvero una delle ricchezze naturali di Sperlonga che più di tutte necessiterebbe di cura e di tutela, sia sostanzialmente abbandonato a se stesso. Non esattamente un buon biglietto da visita per il nostro borgo.
“Ci aspettiamo una presa di posizione netta sull’episodio e un intervento immediato da parte dell’amministrazione comunale, come accaduto in occasione del danneggiamento della quercia secolare del centro storico. Da parte nostra, ci attiveremo per sollecitare l’amministrazione comunale a procedere quanto prima - eventualmente di concerto con la Soprintendenza e con gli enti preposti alla tutela ambientale del sito – alla rimozione delle scritte e all’adozione di tutte le iniziative e dei provvedimenti necessari ad assicurare un’efficace azione di controllo sull’area archeologica. La Grotta di Tiberio, l’intera area archeologica e il Museo Nazionale di Sperlonga - conclude la consigliera Carla Di Girolamo - costituiscono un patrimonio storico-culturale dal valore inestimabile, non solo per le ricchezze che custodiscono ma anche per l’importanza che hanno assunto nella storia della nostra comunità. Se l’’amministrazione comunale non provvede a rimuovere le scritte, siamo pronti a richiedere le necessarie autorizzazioni per ripristinare noi stessi il decoro di un’area unica e preziosa di Sperlonga”.