Ora l’Amministrazione Comunale di Fondi chieda scusa agli ambulanti per il grande imbroglio di cui sono stati vittime
Dopo il caos che noi avevamo constatato nella organizzazione della Fiera di S. Pietro e Paolo non ci sono parole per descrivere la rabbia, la frustrazione e l’amarezza che ha provocato negli operatori la desolazione e la assoluta mancanza di interesse e di flussi verso quei pochi operatori che pure avevano sfidato il solleone per essere presenti a Fondi in questa occasione.
L’Amministrazione Comunale di Fondi dovrebbe chiedere scusa proprio a questi operatori e persino alla città per aver sprecato una grande occasione e per aver snaturato una Fiera, istituita dal Consiglio Comunale, per farla diventare una iniziativa marginale e di contorno ad un altro evento – lo sbaracco - che ha disorientato quei pochi consumatori che pure si sono riversati a Fondi nella giornata di ieri. Pensavano di partecipare ad una Fiera, hanno pagato costi elevatissimi per parteciparvi, hanno fatto centinaia di kilometri, hanno persino pagato i loro operai per la trasferta, ed invece si sono trovati in turbinio di iniziative che nulla avevano a che fare con la Fiera di S. Pietro e Paolo.
I cittadini e gli operatori ambulanti desideravano una seconda Fiera, magari anche più ricca e partecipata di quella di S. Onorato ed invece – indotti da un gran clamore mediatico su una iniziativa che ha coinvolto poche attività commerciali – si sono trovati spaesati e confusi in un evento che altri hanno organizzato per fare degustazioni, musica, balli ed intrattenimento.
L’Amministrazione Comunale di Fondi, ed in primo luogo l’Assessore alle Attività Produttive, dovrebbe persino chiedere scusa a quelle poche attività commerciali che esponevano la loro merce in un evento che si è sviluppato ed ha coinvolto la città soltanto a tarda sera fino a notte fonda con la musica e le degustazioni. Insomma, una Notte Bianca, mascherata dalla Fiera di S. Pietro e Paolo. Ed il risultato è stato che la Fiera di S. Pietro e Paolo è stato un grande flop, la assoluta carenza di incassi che non hanno neanche coperto i costi di partecipazione dei pochi operatori che vi hanno partecipato. Costoro, infatti, oltre al danno – il versamento degli onerosi costi di COSAP e diritti di istruttoria e bolli - hanno persino subito la beffa della concorrenza sleale degli organizzatori delle sbaracco.
Noi davvero non comprendiamo cosa ci sia da festeggiare e da vantare come un grande successo: in una serata di fresco organizza una orchestrina, metti due tartine ed un po’ di vino da distribuire e vedi se la gente non viene a sedersi gratuitamente. E questo lo chiami successo? Domanda a chi ha pagato per essere presente alla Fiera quanto ha incassato e poi capisci se è stato un successo o meno. Aldilà dei proclami di un successo strabiliante ad un evento pieno zeppo di spettacoli e di degustazioni, la verità è che numerosi operatori della Fiera non hanno neanche atteso le ore 24 per andare via, ma già alle 21 avevano abbandonato il posteggio assegnato, e pagato a caro prezzo, per la disperazione dovuta ai magri incassi che non hanno coperto neanche i costi. Qualcuno ora dovrà pur spiegare alla città come mai ai fieristi sono stati chiesti
€ 4,50 a mq. per il suolo pubblico ed € 50,00 di diritti di istruttoria ed i bolli, ed agli organizzatori dello sbaracco, sembra neanche un solo euro. Se così fosse, noi da oggi sappiamo che a Fondi qualcuno è stato esentato dal pagamento del canone ed ogni altro costo di istruttoria mentre altri (i fieristi) sono stati spremuti come i limoni. E noi siamo curiosi di conoscere quale è l’Atto Deliberativo o determina dirigenziale con la quale costoro sono stati esentati dal versamento degli oneri di occupazione di suolo pubblico, bolli e diritti di istruttoria,
E l’Amministrazione Comunale se proprio era così desiderosa di far svolgere un altro evento avrebbe dovuto almeno imporre agli organizzatori di quest’altra iniziativa un altro giorno ed un’altra occasione non concomitante con la Fiera di S. Pietro e Paolo.
Una cosa diventa sempre più chiara: che l’Amministrazione Comunale è stata l’artefice principale di un grande imbroglio, complice una cosiddetta Associazione di Categoria, ed ha sprecato una grande occasione per lanciare una nuova Fiera a Fondi e per avviare un percorso che doveva indurre alla riduzione del CANONE. Ed invece ha considerato gli ambulanti come degli animali di attrazione, senza considerare il loro lavoro e la loro dignità di imprese. E questo è un atteggiamento spregevole per una Amministrazione che si dichiara vicina alle imprese.
Anche di questo discuteremo all’incontro già programmato lunedì prossimo, 3 luglio, per discutere la problematica dei CANONI COSAP più alti d’Italia.