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Dipendenti messi in mobilità: "Sperlonga Cambia" torna a chiedere un tavolo tecnico

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 “Sul tema della mobilità dei sei dipendenti comunali non faremo sconti. Se l’amministrazione comunale si deciderà a convocarlo, siamo pronti a sedere a un tavolo tecnico insieme ai sindacati per trovare una soluzione condivisa, purchè la soluzione sia quella di interrompere la procedura e tutelare i diritti degli operai e il futuro delle loro famiglie”.

Durante l’ultimo Consiglio comunale, al termine di una discussione promossa dal nostro gruppo consiliare, i consiglieri di maggioranza si erano impegnati a convocare un tavolo tecnico con i lavoratori e le associazioni sindacali per affrontare e risolvere il problema. Nel confermare la nostra disponibilità, il nostro gruppo consiliare ha chiesto di sospendere la procedura per evitare che si arrivasse al licenziamento. A distanza di quasi un mese, nulla è stato ancora fatto. Sulla vicenda è tornata ad intervenire anche Ida De Masi, segretaria della UIL FPL, che con una nota datata il 22 agosto, ha sollecitato l’amministrazione comunale ad annullare in autotutela la procedura e, sulla base di quanto stabilito dal Consiglio Comunale, ad avviare un tavolo tecnico. Nella stessa nota, la De Masi evidenzia anche la possibilità – in base alla delibera n.21/2017 -  di salvaguardare i posti di lavoro dei sei operai comunali attraverso la riapertura delle isole ecologiche.  

“Già una volta, in sede di commissione consiliare, la maggioranza si era detta aperta a una soluzione condivisa sulla questione. Da allora, tuttavia, alle parole non sono mai seguiti i fatti e, mentre la maggioranza si sottrae puntualmente al confronto, l’orologio della mobilità per i sei dipendenti comunali continua a camminare e il paese si trova a fronteggiare un’emergenza rifiuti diventata ormai quotidiana. Se questa maggioranza non intende assumersi la responsabilità dei propri fallimenti, che si assuma almeno la responsabilità di rispettare gli impegni presi e di trovare una soluzione, ammesso che ne sia capace. I cittadini vogliono risposte, di promesse ne hanno ricevute fin troppe”.

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