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Fondi film festival: il programma della seconda giornata

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Sarà “Italiani brava gente” (1964) - proiettato nella versione integrale senza i tagli imposti dalla censura dell’epoca - il film di apertura della seconda giornata del FONDIfilmFESTIVAL.

Prima coproduzione italo-sovietica della storia del cinema, fu girato sui luoghi esatti della campagna di Russia fino alla ritirata del Don. La pellicola, proiettata alle ore 17.00 in Sala Carlo Lizzani, si intitolava in origine “Italiano brava gente” e ottenne in censura il divieto di visione per i minori di 18 anni, che fu modificato in appello con il divieto ai minori di 14 anni, previa eliminazione di alcune scene e modifiche ai dialoghi. Per ottenere il ritiro del divieto la produzione dovette tagliare 9 sequenze per ben 200 metri di pellicola, modificare altri dialoghi e cambiare il titolo, che divenne quello attuale.

Seguirà alle ore 19.30 l’incontro con Franco Piersanti dal titolo “La musica dal Neorealismo ai nostri giorni”. Tra i più apprezzati compositori italiani, collaboratore di registi del calibro di Moretti, Amelio, Risi, Luchetti, Giordana, Bertolucci, Olmi, Crialese e Virzì, Piersanti sarà ospite del Festival a poche ore dall’aver ultimato la Masterclass di “Tecnica di composizione musicale per il cinema”, che per tre giorni ha riunito a Fondi musicisti e compositori provenienti da Trentino, Emilia Romagna, Marche, Toscana, Lazio, Calabria e Sicilia, ai quali saranno consegnati gli attestati di partecipazione. Il viaggio musicale di Piersanti partirà da Alessandro Cicognini e Goffredo Petrassi per proseguire con Franco Ferrara, Carlo Rustichelli, Franco Mannino, Nino Rota, Ennio Morricone e altri compositori contemporanei.

Il successivo incontro, programmato alle ore 21.00, vedrà protagoniste l’Assessore Regionale Cultura e Politiche giovanili e scrittrice Lidia Ravera e la sceneggiatrice Silvia Scola, che affronteranno il tema “La scrittura del Neorealismo”, cui seguirà la proiezione del documentario di Ettore Scola “Sergio Amidei. Ritratto di uno scrittore di cinema” (2005), in cui con materiale di repertorio, spezzoni di 22 storici film italiani e interviste si racconta la vita e il lavoro dello sceneggiatore di “Roma città aperta” e “Sciuscià”, «un vero e proprio rivoluzionario del cinema, senza il quale - ha affermato Ettore Scola - non ci sarebbero stati né il Neorealismo, né la commedia all’italiana». Scrittore di eccezionale spessore e uomo di grande cultura, Amidei fu autore dei testi di alcuni dei più grandi capolavori del Neorealismo

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