Partecipa a FondiNotizie.net

Sei già registrato? Accedi

Password dimenticata? Recuperala

Assistenza scolastica: per il consorzio Valcomino tutto in regola e sciopero illegittimo

Condividi su:

“Per il Consorzio Valcomino, gestore del servizio di assistenza scolastica specialistica nel Comune di Fondi, lo sciopero annunciato dall’USB è illegittimo perché destituito di qualsiasi fondamento e contrario alla legge. E si annunciano provvedimenti a carico del personale e querele nei confronti del rappresentante sindacale perché le rivendicazioni sono inesistenti e non ricorrono i presupposti per interrompere un’attività essenziale come è quella dell’assistenza scolastica in favore di persone disabili.

“Ma veniamo alla verità – si legge nella nota stampa della Cooperativa sociale Edu.fo.p. –  senza retorica e smascherando le posizioni dell’USB. Solo alcuni lavoratori (non tutti) contestano ormai da anni, cambiando continuamente casacca sindacale, la tipologia del contratto che impropriamente l’Usb continua definire part time orizzontale. In realtà la forma del contratto assunta dal personale è part time misto. Si tratta di contratti regolari che mescolano, legittimamente, elementi del part time orizzontale con quello verticale (ecco perché misto), per cui l’attività di lavoro è svolta a tempo parziale, ma soltanto in alcuni periodi dell’anno, in coincidenza con l’apertura dell’attività scolastica. Nei mesi tra Giugno e Settembre il lavoro è sospeso e il personale (per specifica disposizione contrattuale) interrompe l’attività con esonero dall’obbligo di rispondere alla chiamata del datore di lavoro. Sul punto nulla di illegittimo da parte del Consorzio.”

“Quanto agli altri trattamenti, questi sono tutti formalmente disciplinati da precedenti accordi sindacali, che la cooperativa designata per la gestione del servizio sta doverosamente rispettando, non ultimo anche la data di pagamento degli stipendi che è fissata in deroga alla disposizione del CCNL. Anche qui, la Corte Costituzionale ammette accordi in peius, purché non violino i diritti acquisiti.
E anche su questo, tutto nella norma. Rispetto alle questioni confusamente sollevate dal sindacato, questi, in realtà, ignora completamente l’accumulo di documentazione e di accordi siglati in questi anni con le altre organizzazioni sindacali che si sono succedute, dove sono disciplinati puntualmente alcuni aspetti che regolano il rapporto di lavoro, suffragando, nei fatti, le iniziative e le posizioni datoriali.”

“L’USB, inoltre, sostiene che non sia stata convocata, ma,anche questo non è assolutamente vero – continua la nota – Vi è stata una prima convocazione in data 20 Novembre e un’altra, in programma lunedì 18 c.m. alle ore 10.30 presso gli uffici del Comune di Fondi, per cui il Consorzio ha dimostrato da subito il massimo impegno nel fornire ogni più adeguata e opportuna risposta ad ogni interpellanza della parte sindacale. Tutto fa pensare che la minaccia di sciopero della USB sia, molto probabilmente, una dimostrazione di forza rispetto alle precedenti organizzazioni sindacali che si sono succedute sul servizio; serva, solo a raccogliere consensi, disinteressandosi dell’interesse pubblico.”

“Tutto quanto rientra nella sfera del diritto è già riconosciuto dal Consorzio; quanto rientra nella sfera della negoziazione, ogni decisione spetta al datore. Lo sciopero va indetto quando sussistono motivi validi, quando si vogliano tutelare prerogative costituzionali fondamentali della persona che sono suscettibili di essere pregiudicate oltremodo. Ma qui la rivendicazione di alcuni lavoratori è lavorare nei mesi in cui non ci sono attività, violando il contratto individuale. Ci sono dei limiti al diritto di sciopero e ciò non è affatto ignoto alla Costituzione vigente, per cui il Consorzio, già lunedì, segnalerà i fatti alla Commissione di garanzia sullo sciopero nei servizi pubblici essenziali, a tutela dei diritti dei nostri utenti e degli interessi aziendali. Non ogni minigruppo di lavoratori può autodefinirsi sindacato e organizzare uno sciopero, specie in sistemi in cui bastano pochi scioperanti a paralizzare un servizio essenziale.

“Molti alunni disabili hanno necessità di servizi specialistici che solo alcuni profili possono assicurare e che peraltro non sono fungibili. Quello annunciato quindi, è uno sciopero selvaggio e pretestuoso, con il presumibile e, forse unico, obiettivo di aumentare solo il consenso sindacale del nuovo arrivato dopo i tre precedenti. Ma non viene il dubbio che non sia tutto apposto”

 

Condividi su:

Seguici su Facebook