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Nessuna concessione all’USB; le richieste sono destituite di ogni fondamento

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L’USB di Latina: un sindacato con le idee molto confuse. Dopo la seconda sospensione dello sciopero, non sanno più a cosa appellarsi. I contratti delle lavoratrici impiegate nel servizio di assistenza scolastica specialistica sono regolari e viene assicurato un servizio di alta qualità, mentre nessuna prerogativa sindacale e giuslavorista è violata dalla cooperativa che gestisce il servizio.

All’interno della cooperativa, purtroppo, si susseguono diverse organizzazioni sindacali (ben tre) con la speranza di ottenere qualche concessione che però non ha alcun fondamento in punto di diritto.

Una competitività tra sindacati che ora si vuole affrontare con lo spauracchio dello sciopero, per iniziativa di un’organizzazione, l’USB, che non ha sottoscritto il contratto collettivo delle cooperative sociali, che non ha mai partecipato alla definizione di accordi aziendali (interni), e che, ora, ritiene strategico, per fini propagandistici, indire i propri scioperi.

E’ appena il caso di chiarire che si tratta di contratti che prevedono espressamente una sospensione dell’attività lavorativa in alcuni periodi dell’anno, per cui il mancato pagamento della retribuzione in quegli intervalli è del tutto fondato. 

Qui il datore di lavoro non sta sospendendo unilateralmente il rapporto di lavoro, come sostiene impropriamente il sindacato, ma, quando ricorrano ipotesi d'impossibilità della prestazione lavorativa totale o parziale, come Natale, pasqua, ferie estive, ecc., il dipendente è "sospeso" per contratto e non è tenuto a mettere a disposizione del datore di lavoro le sue energie lavorative, perdendo il diritto ad essere retribuito.

Lo capisce la USB che l'inutilizzabilità della prestazione lavorativa non è riferibile a fatti addebitabili allo stesso datore di lavoro, ma è espressamente prevista e programmata in sede contrattuale e con accordi sindacali sopravvenuti tra le parti? Lo ha capito la USB che queste vicende sono ampiamente consolidate anche in ambito giudiziario?

La cooperativa ha già notificato un esposto alla Commissione di Garanzia perché le motivazioni dello sciopero sono estremamente generiche, oltre che pretestuose.

Quanto all’accordo del 18 scorso presso il Comune, non è affatto vero che i lavoratori saranno impiegati durante il periodo estivo; non vi è traccia di questo impegno in nessun punto dell’accordo. In un passaggio, il Comune dimostra un’apertura al confronto con le parti, fermo restando quanto previsto da Capitolato e il monte ore totale annuo.

Per le retribuzioni, non c’è solo un accordo sindacale che riconosce alla cooperativa il diritto di pagare entro il 16, ma tale decisioni è stata validata anche da un’assemblea dei lavoratori.

L’USB non sa più a cosa appellarsi;  l’ennesima sigla a caccia di visibilità. Purtroppo, come in molte parti di Italia, c'è la tendenza a considerare l’azione sindacale non tanto come leva per tutelare le posizioni soggettive dei lavoratori, quanto piuttosto come momento di competizione tra le diverse organizzazioni sindacali per fini di mera propaganda, con le conseguenze che tutti conosciamo.

COOPERATIVA SOCIALE Edu.Fo.P. O.N.L.U.S.

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