Le proposte del FONDI film FESTIVAL (24-29 Settembre, Auditorium comunale di Fondi – LT) per la giornata di Giovedì 26 Settembre spaziano dal cinema classico all’omaggio ad un grande interprete teatrale e cinematografico.
Il pomeriggio si aprirà con la proiezione (ore 17.00) di Le miserie del signor Travet (1946) film di Mario Soldati tratto da una commedia teatrale del 1900 di Vittorio Bersezio. La pellicola racconta la vita agra di un tranquillo impiegato del Regno sabaudo costretto a subire sul lavoro le angherie di capufficio e colleghi e, in casa, le vessazioni di sua moglie. Per l’umile e onesto Travet la meritata promozione sembra rappresentare solo un vagheggiato desiderio... Il film è inserito nella sezione principale del Festival: “Immagini dal lavoro”.
A seguire prenderà il via l’omaggio al regista e attore Lino Capolicchio, che sarà festeggiato in occasione del compimento dei suoi 70 anni. La proposta pomeridiana (ore 18.45) prevede uno dei capolavori di Vittorio De Sica, “Il giardino dei Finzi Contini” (1970), con Capolicchio tra gli interpreti principali. Alle 21.00 il pubblico avrà la possibilità di assistere ad un interessante e piacevole incontro tra il giornalista Gianni Minà, il compositore Manuel De Sica e lo stesso Capolicchio. Infine alle 21.30 sarà proposto in prima nazionale il lungometraggio belga di Mohammed Hamra “Aller-Retour” (con sottotitoli per i dialoghi in francese) interpretato da Capolicchio, cui l’Amministrazione comunale farà dono della Chiave dell’Amicizia per suggellarne la lunga ed affettuosa frequentazione della città, originata dal legame di amicizia con il regista Giuseppe De Santis, nativo di Fondi.
Enfant prodige del teatro e del cinema, Lino Capolicchio (nato a Merano nel 1943) è stato considerato uno dei migliori talenti della sua generazione. Scoperto da Giorgio Strehler, debutta sotto la sua guida a soli ventuno anni nelle “Baruffe chiozzotte” di Goldoni. Dopo alcune esperienze teatrali con Tino Buazzelli e Raf Vallone, ottiene la sua prima grande affermazione nel cinema con il film “Escalation” di Roberto Faenza. Per questo lavoro vince il Globo d’Oro, il premio del British Film Institute ed è candidato al Nastro d’Argento.
Lavorerà in seguito con alcuni dei più prestigiosi registi italiani come Giuseppe De Santis (“Un apprezzato professionista di sicuro avvenire”) – con il quale instaurerà un intenso rapporto umano, interrotto solo dalla morte del regista –, Dino Risi (“Il giovane normale”), Pupi Avati (“La casa dalle finestre che ridono”, “Le strelle nel fosso”, “Noi tre”, “Fratelli e sorelle”, “Una sconfinata giovinezza”), Carlo Lizzani (“Mussolini ultimo atto”), Paolo e Vittorio Taviani (“Fiorile”), Fabio Carpi (“Corpo d’amore”), Giuseppe Patroni Griffi (“Metti una sera a cena”), per il quale recita anche sul palcoscenico (“Persone naturali e strafottenti”). Con “Il Giardino dei Finzi Contini” di Vittorio De Sica, Capolicchio raggiunge un successo internazionale: il film vince il Premio Oscar e lui il David di Donatello quale miglior attore. Numerose le sue interpretazioni televisive, tra cui “Il conte di Montecristo” di Edmo Fenoglio, “La paga del Sabato” di Sandro Bolchi, “La Piovra 3” di Luigi Perelli, “Carlo Magno” di Clive Donner, “La famiglia Ricordi” di Mauro Bolognini, “Il sequestro Soffiantini” di Riccardo Milani. Si è inoltre dedicato alla regia sia lirica (“Boheme” e “Manon Lescaut” di Puccini) che cinematografica. Con il suo primo film “Pugili” ha vinto il Premio della Critica Internazionale al Festival di Torino, mentre il suo secondo lungometraggio “Diario di Matilde Manzoni” è stato equiparato dai recensori ad un film di Luchino Visconti. Nel 2012 ha ricevuto dal Presidente della Repubblica Giorgio Napolitano il “Premio Vittorio De Sica”.
Marco Grossi
Segretario
Associazione Giuseppe De Santis