Qualità delle proposte e grande partecipazione di pubblico hanno contraddistinto la XII edizione del FONDI film FESTIVAL, (24-29 Settembre, Fondi – LT), che ha registrato per l’intera sua durata il tutto esaurito.
L’Auditorium comunale è stato infatti gremito in ogni ordine di posto per tutta la manifestazione, con proposte che hanno spaziato dall’omaggio al cinema classico ai film più recenti, dai cortometraggi ai documentari e che è stata arricchita dalla presentazione di libri sul cinema e sul lavoro – che rappresenta il tema principale della rassegna – e da una mostra fotografica allestita nell’ambito dei festeggiamenti per i 70 anni dell’attore Lino Capolicchio. Proprio all’indimenticabile interprete del “Giardino dei Finzi Contini” il Sindaco di Fondi Salvatore De Meo ha consegnato la Chiave dell’Amicizia per suggellarne la lunga ed affettuosa frequentazione della città, originata dal legame di affetto con il regista Giuseppe De Santis, nativo di Fondi.
Capolicchio è stato solo uno dei numerosi e prestigiosi protagonisti del mondo del cinema, dell’arte e dell’informazione – tra i quali Roberto Andò, Gianni Minà, Manuel De Sica, Ivano De Matteo, Ettore de Conciliis, Massimo Ferrari – che hanno impreziosito le varie serate dialogando con gli organizzatori del Festival e regalando al pubblico momenti di emozione e di approfondimento culturale.
Molte le proiezioni inedite, tra cui il film canadese “Fondi ‘91”, la pellicola belga “Aller-Retour” e il documentario “Appunti per un film su Portella”, con cui l’Associazione organizzatrice ha voluto sollevare l’interesse del pubblico e della critica su un racconto cinematografico inedito scritto nel 1955 da De Santis con il giornalista Felice Chilanti e incentrato sulla strage di Portella della Ginestra del 1° Maggio 1947 compiuta dalla banda di Salvatore Giuliano. Il regista Roberto Andò, che l’ha letta recentemente, se ne è letteralmente innamorato ed auspica che la RAI gli produca un film TV in due puntate che si basi proprio sullo script originale di De Santis e Chilanti.
L’edizione si è conclusa con la consueta cerimonia di premiazione del “Dolly d’Oro Giuseppe De Santis”, assegnato al giovane regista Claudio Giovannesi, autore dell’apprezzatissimo “Alì ha gli occhi azzurri”. Giovannesi si è detto orgoglioso di ricevere il premio intitolato ad uno dei maestri del Neorealismo, il cui cinema ha influito in maniera significativa sulla sua formazione culturale.