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"Sperlonga Cambia" sul capitello rinvenuto: "Speriamo sia l'input per coniugare turismo culturale e balneare"

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Il ritrovamento di un capitello romano di origine greca, scoperto questa mattina grazie a un nostro concittadino, Francesco Rendinaro, è una bella sorpresa per i cittadini di Sperlonga e la conferma che il nostro paese conserva un patrimonio archeologico, storico e culturale ancora nascosto e inesplorato.

Non è la prima volta che, in seguito a una forte mareggiata, semplici cittadini finiscono per imbattersi in antichi reperti, frammenti di opere d’arte e colonne di epoca romana nel tratto di spiaggia situato nei pressi dell’area archeologica.

Il reperto, ritrovato in ottimo stato di conservazione, rappresenta un importante passo avanti nella conoscenza dei luoghi amati dall’Imperatore Tiberio e di un patrimonio per molti versi ancora sconosciuto. La scoperta di oggi, inoltre, deve essere anche un input per riflettere sul ruolo unificante che la cultura assume all’interno della nostra comunità e per tornare ad investire seriamente sulla tutela e sulla valorizzazione del sito archeologico nazionale di Sperlonga.

Per troppo tempo l’Amministrazione comunale si è disinteressata di questi temi, con la conseguenza che, ad oggi, il sito  e  il museo archeologico di Sperlonga appaiono come luoghi isolati, difficilmente fruibili e poco valorizzati. Gli scavi che sessanta anni fa portarono alla luce i resti e i reperti della villa dell’imperatore Tiberio rappresentano uno spartiacque nella storia del nostro paese, ma per troppo tempo questo è stato un luogo dimenticato.

Lo scorso anno, in occasione del 60esimo anniversario del famoso ritrovamento, il Comune di Sperlonga non ha organizzato alcun evento in grado di coinvolgere l’intera cittadinanza e di renderla partecipe e protagonista della celebrazione di un momento così importante per la storia della nostra comunità. Malgrado la mozione presentata dal nostro gruppo consiliare per fornire il museo di un parcheggio riservato ai visitatori e ai turisti, l’Amministrazione comunale non ha ancora fornito una soluzione al problema. Manca una programmazione politica finalizzata alla promozione turistica del museo, in grado di coniugare turismo balneare e turismo culturale, come manca un’adeguata attività di controllo e vigilanza sul tratto di spiaggia confinante con la villa romana, che in estate è spesso vittima di atti di vandalismo e inciviltà, invaso da ombrelloni, sdraio e rifiuti di vario genere.

Il nostro è un appello a tutti gli enti e organismi competenti a lavorare per tutelare e valorizzare un patrimonio storico che rappresenta un unicum al livello mondiale e che appartiene non solo all’identità del popolo sperlongano, ma a tutti gli appassionati di archeologia e gli amanti della cultura.

 

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