Venerdì 9 marzo l'Assessorato ai Beni culturali del Comune di Sperlonga, sotto la supervisione della Soprintendenza Archeologia Belle Arti e Paesaggio per le Province di Frosinone Latina e Rieti nella persona del funzionario archeologo dott. Francesco Di Mario, ha recuperato un interessante capitello corinzio. Il reperto era stato notato sulla spiaggia di Levante dal sig. Francesco Rendinaro, nel tratto immediatamente antistante l'area archeologica della Villa di Tiberio.
Da una prima analisi è emerso che l'opera in questione appartiene a una variante del capitello corinzio “classico”, sviluppatasi in ambiente attico e non molto frequente in occidente, databile con una certa sicurezza nel periodo tardo repubblicano, e più precisamente nella prima metà del I sec. a.C. In marmo pario, il capitello presenta nella parte superiore una fitta sequenza di baccellature semilunate lisce e a sezione concava. Il loro numero, ventiquattro, rimanderebbe più a una tipologia "asiatica" che greca. Il tipo di marmo e la resa del pezzo pongono inoltre importanti questioni relative alla provenienza del reperto e alle mastranze che lo hanno eseguito.
I risultati dello studio del manufatto saranno illustrati in una conferenza stampa presso il Comune di Sperlonga giovedì 15 marzo alle ore 12,00.