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Vigilanza notturna: maxi manifestazione a Roma

Tante anche le guardie giurate di Fondi che hanno chiesto l'applicazione del Contratto Nazionale di Lavoro

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Lo sciopero delle Guardie Particolari Giurate e degli Addetti ai Servizi di Sicurezza di oggi 4 maggio non è stato solo un momento di mobilitazione per il rinnovo del Contratto Nazionale di Lavoro scaduto ormai da tre anni ma anche un momento di denuncia della assurda situazione in cui vive il Paese e della quale i lavoratori sono vittime.

Quotidianamente i mass media ed i dibattiti della politica denunciano – a volte anche strumentalmente – episodi di delinquenza che, unitamente al rischio “terrorismo” e alla criminalità organizzata, inducono una maggiore richiesta di sicurezza da parte dei cittadini, ma nessuno affronta il tema delle condizioni delle imprese e dei dipendenti che dovrebbero fornire questa sicurezza.

Se le forze di polizia non se la passano bene, le Guardie Particolari Giurate e gli Addetti ai Servizi di Sicurezza convivono con una situazione infernale !

Come molti altri servizi in appalto, il ridimensionamento della spesa da parte del committente pubblico ha ingenerato una concorrenza sfrenata da parte delle aziende che, pur di accaparrarsi il singolo contratto, hanno accettato prezzi nettamente inferiori al costo del lavoro del personale impiegato: una scelta miope che, pur difendendo il fatturato, ha comportato la drastica riduzione dei margini economici e l’inizio della crisi. La sottocapitalizzazione di molte aziende ha impedito l’adeguamento tecnologico e gli investimenti: oggi permane un numero esagerato di piccole imprese ed alcune aziende a rilevanza nazionale versano in situazioni debitorie pesanti.

In questo contesto, le Istituzioni preposte “stanno a guardare”, spettatori incuranti del panorama che hanno di fronte, in spregio alle norme che esse stesse sono deputate a far rispettare.

Il Ministero dell’Interno e le Prefetture non procede alla verifica dei requisiti per la certificazione di qualità delle aziende (sebbene i termini fissati dal DM n. 115/2014 siano scaduti) e si consente che imprese che risultano debitrici per decine di migliaia di euro verso l’Erario (IVA e altri tributi) possano comunque ottenere affidamenti per importanti servizi da parte della Pubblica Amministrazione: un caso unico, in cui il creditore affida consapevolmente la propria sicurezza a colui che lo imbroglia !

Queste gare vengono indette a prezzi anomali ma nemmeno ANAC ritiene di intervenire, malgrado il Codice degli appalti abbia stabilito in maniera chiara i criteri per la valutazione di congruità.

Il Ministero del lavoro non interviene nei confronti di imprese che non applicano il Contratto Nazionale di Lavoro sottoscritto dalle Confederazioni ma ricorrono a “contratti pirata” firmati da fantomatiche Associazioni datoriali e Sindacati “di comodo” che, privi della minima rappresentatività, hanno come unico fine la creazione di un paravento per giustificare condizioni salariali e normative infime.

Chi paga il prezzo di tutto ciò sono le Guardie Particolari Giurate e gli Addetti ai Servizi di Sicurezza. Dopo un anno di trattative, le Associazioni Datoriali – solitamente divise al loro interno – si sono compattamente presentate con la “piattaforma restitutiva”: non solo rigettano le richieste presentate dalle Confederazioni, ma pretendono anche maggiore flessibilità ed aumento dell’orario di lavoro settimanale (fino a 45 ore), costi inferiori per il lavoro straordinario, riduzione del trattamento economico in caso di malattia e “mano libera” per la gestione dei cambi di appalto.

Occorre invertire completamente la rotta e ridare la dignità – professionale e salariale – ai lavoratori di questo importante settore. Sino ad oggi abbiamo dimostrato senso di responsabilità, disponibili ad affrontare tutti i delicati temi che stanno alla base delle attività di sicurezza con proposte e percorsi da condividere. Se tra le Associazioni Datoriali prevarrà, invece, il bieco atteggiamento di risparmio e peggioramento dei diritti, daremo vita ad una stagione di grande conflitto.

 

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