La Regione Lazio ha attivato le procedure per la legittimazione dei terreni di demanio collettivo di Selva Vetere, senza esclusione alcuna, chiedendo al nuovo perito demaniale, ing. Giuseppe Cavone, di predisporre gli accertamenti previsti dalla normativa, aggiornando il canone annuo di natura enfiteutica e il relativo capitale di affrancazione, secondo i coefficienti ISTAT, al fine di adottare il provvedimento finale di legittimazione.
Tutti i terreni di demanio collettivo sono interessati, anche quelli censiti al catasto comunale al foglio 88, per i quali da oltre quarant’anni si discute, classificati nel 1947 nella categoria B come terreni con destinazione agropastorale, restano tali , e si procede alle legittimazioni.
Questo è quanto scrivevo in un comunicato del 2011, quando mi opponevo alle operazioni di reintegra dei terreni di demanio da parte del Comune di Fondi.
Oggi, alla luce della Legge 168 del 20 novembre 2017 (che ristabilisce la sovranità dello Stato sul Demanio e la destinazione agro-silvo-pastorale dello stesso) e della Sentenza n.113 del 31.05.2018 della Corte Costituzionale, che annulla l'art.8 della Legge Regione Lazio n.1 del 3 gennaio 1986, si ritorna a pieno titolo alla Legge quadro sugli Usi Civici n.1766 del 1927 che consente la Legittimazione e la successiva affrancazione dei terreni occupati che abbiano i requisiti richiesti: occupazione almeno decennale, pagamento del canone enfiteutico, cura e migliorie apportate ai terreni medesimi.
Tutti gli Occupatori che abbiano presentato richiesta prima dell'entrata in vigore della succitata Legge 168/2017 hanno diritto alla legittimazione, anche all’interno dei Comparti edificatori, di fatto annullati dalla destinazione agro-silvo-pastorale dell’intero demanio civico.