Partecipa a FondiNotizie.net

Sei già registrato? Accedi

Password dimenticata? Recuperala

Sarà dedicato al professor Giovanni Mansillo l’archivio storico di Monte San Biagio

Domani la cerimonia durante la quale sarà anche consegnata a tutti i neo-maggiorenni della città la “Carta della Maturità Civica”

Condividi su:

Due appuntamenti importanti nella stessa giornata, domani venerdì 28 dicembre, per il comune di Monte San Biagio.

Nel corso di una doppia cerimonia sarà infatti intitolato l’archivio storico al professor Giovanni Mansillo e sarà consegnata ai neomaggiorenni del paese la “Carta della Maturità Civica” accompagnata da una copia della Costituzione Italiana.

Nel primo caso si tratta di un’iniziativa promossa dal delegato alla cultura del Comune Peppe Pascale e dal centro anziani di Monte San Biagio “Monsignor Giuseppe Di Fazio”; la consegna degli attestati di maturità è invece un’iniziativa che si rinnova ormai da diversi anni ed è entrata a far parte delle tradizioni del paesello.

La volontà di abbinare i due appuntamenti rappresenta un felice connubio tra una generazione, quella dei millennial, abituata a dialogare con il mondo intero in tempo reale attraverso l’uso delle nuove tecnologie che rendono la comunicazione istantanea, e la Costituzione repubblicana, frutto di un lento processo di maturazione e di formazione del pensiero democratico che, a 70 anni dalla sua proclamazione, mantiene sempre vivo il suo spirito rivoluzionario ed innovativo.

L’omaggio del testo costituzionale, che si pone al vertice del nostro ordinamento giuridico, favorisce la formazione di cittadini consapevoli e richiama i diritti fondamentali riconosciuti all’individuo, fra i quali la promozione della cultura.

È in quest’ottica che il Comune ha voluto far precedere la consegna annuale delle “Carte” dalla cerimonia di intitolazione dell’Archivio Storico, ospitato nella “Casa della Corte”, dove anticamente si amministrava la gestione della cosa pubblica, al professore Giovanni Mansillo, originario di Monte San Biagio, illustre figura di “docente e storico, innamorato del suo paese, custode della sua memoria”, come riporta la targa che venerdì prossimo, alle 17, sarà apposta sull’ingresso della sede.

Il dono della famiglia Mansillo: 500 libri di discipline varie

Contestualmente, la famiglia Mansillo ha deciso di donare un primo lotto di 500 libri di varie discipline, che potranno aiutare i ricercatori e gli studenti nei loro approfondimenti, favorendo la conoscenza del paese e del suo territorio.

 Il Comune ha già reso noto di aver recepito con una delibera di giunta il gesto di liberalità compiuto dagli eredi dello Scomparso e di aver accettato la donazione delle pubblicazioni, impegnandosi a non modificarne la destinazione.

Abbiamo proposto, in accordo con l'assessorato alla cultura, di intitolare l'archivio storico della città a un illustre concittadino quale è stato il professor Mansillo - è il commento della presidente del Centro Anziani Maria Mastrobattista - in occasione del centenario dal primo conflitto mondiale  abbiamo inoltre voluto organizzare un incontro con le scuole per ricordare i nostri caduti in guerra ,giovani che non sono più tornati e che la memoria deve esser sempre viva per un mondo di pace e serenità

Successivamente, l’iniziativa si sposterà presso la biblioteca comunale, dove sono previsti gli interventi della Presidente del consiglio comunale, Sig.ra Anna Maria Ferreri, del Sindaco Federico Carnevale, del Delegato alla Cultura Giuseppe Pascale e di Annibale Mansillo, responsabile della Tutela del mercato presso la CCIAA di Latina.

Sarà data lettura di un messaggio di saluto in onore del prof. Mansillo, sottoscritto dal Sindaco della città di Formia, sua città di adozione, prof.ssa Paola Villa, e dall’Assessore alla Cultura della cittadina aurunca, dott.ssa Carmina Trillino.

Dopo l'intervento sul centenario della fine della Prima Guerra Mondiale, la cerimonia si concluderà con la consegna di medaglie commemorative alle famiglie dei Caduti che, per il piccolo centro ausone, ammontano, tra morti e dispersi, a ben 69, un numero che rappresenta, più di ogni altra considerazione, il duro prezzo di sangue pagato da Monte San Biagio per il compimento dell’unità d’Italia.

Condividi su:

Seguici su Facebook