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"Sperlonga Cambia" sulla richiesta di dimissioni: "Non è questa la soluzione, il Consiglio non verrebbe sciolto"

La replica della minoranza: "Il nostro obiettivo è ricostruire tra i cittadini un sentimento di unione e di appartenenza alla nostra comunità"

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Fare politica a Sperlonga, nella veste di consiglieri di minoranza, richiede una passione enorme per il proprio paese e significa rappresentare uno degli ultimi baluardi a tutela della legalità e della trasparenza, dando voce a coloro che vengono ignorati dalla politica e dalle Istituzioni.

Sperlonga è un paese bloccato sotto tutti i punti di vista, politico, sociale e culturale, senza prospettive future certe, neanche sotto il profilo economico. Il sindaco, dopo l’arresto e 8 mesi di sospensione dalle funzioni, è tornato in carica, malgrado sia sotto processo anche per corruzione e appalti truccati. I consiglieri di maggioranza fedeli al sindaco Cusani si limitano ad alzare la mano in Consiglio Comunale, ma sono totalmente assenti dal dibattito politico.

Il paese vive una fase di enorme difficoltà, bloccato da un’ evidente paralisi amministrativa che spazza via ogni possibilità di sviluppo per il nostro paese e impedisce di offrire risposte ai giovani, alle famiglie e agli imprenditori, vittime di una situazione sempre più complicata e dannosa.

Ci siamo interrogati su quali possano essere le soluzioni per aiutare Sperlonga a uscire da questa impasse politica e amministrativa, ma quella delle nostre dimissioni non è la soluzione come richiesto dal M5S e dal gruppo Partecipazione Attiva in questi giorni.  

Affinché il Consiglio venisse sciolto dovrebbe dimettersi anche un membro della maggioranza

Anche qualora tutti i consiglieri di minoranza e tutti i candidati nella nostra lista chiamati a subentrare in Consiglio comunale si dimettessero dall’incarico, la legge non prevede lo scioglimento del Consiglio. Perché ciò accada, infatti, dovrebbero dimettersi la metà più uno dei consiglieri comunali.

In un contesto come quello in cui si trova Sperlonga, quindi, rassegnare le dimissioni significherebbe abbandonare i cittadini ai loro problemi, eliminando ogni forma di resistenza all’azione dannosa e arrogante della maggioranza che del sindaco Cusani.

Dimissioni? Né gioverebbe solo la maggioranza di Cusani

Il sindaco e la sua maggioranza hanno dimostrato di non avere alcuna sensibilità politica, alcun senso di rispetto verso le Istituzioni e verso i cittadini di Sperlonga, neanche dopo le inchieste giudiziarie che hanno colpito l’amministrazione comunale. Certamente non avrebbero un sussulto di coscienza di fronte alle dimissioni della minoranza. Al contrario, avrebbero solo dei vantaggi, perché verrebbe meno l’attività di controllo che finora c’è stata sull’operato del sindaco e della Giunta.

Nel corso di questi mesi, l’attività del nostro gruppo consiliare ha permesso di portare alla luce diverse situazioni opache e progetti ambigui portati avanti dalla maggioranza. Abbiamo sostenuto diverse battaglie e supportato le istanze di tanti cittadini, abbandonati a loro stessi da una maggioranza disinteressata ai loro problemi. Grazie alla nostra attività abbiamo portato al centro del dibattito politico e dell’opinione pubblica quelli che prima erano considerati problemi dei singoli e che ora sono diventati problemi della collettività.

Lo stallo? Colpa della legge che permette a un sindaco sotto processo di restare in carica

La situazione di stallo del nostro paese è dovuta a una legislazione che permette a un sindaco sotto processo, peraltro per reati contro la pubblica amministrazione, di continuare a ricoprire il suo ruolo. A fronte di un gruppo di consiglieri che ha chiesto sin dall’arresto del sindaco le sue dimissioni, e di una maggioranza che ha preferito tutelare gli interessi del primo cittadino invece di difendere gli interessi dell’intera collettività, occorre dedicare ogni sforzo e ogni risorsa possibile a difendere i cittadini da una classe di governo che ha distrutto il nostro paese e lacerato la nostra comunità.

La vera battaglia politica, quindi, dovrebbe essere la richiesta di dimissioni del sindaco e della sua maggioranza, non dei consiglieri di minoranza, impegnati a contrastare questo sistema di potere.

Le nostre dimissioni non sono la soluzione. Abbiamo scelto di portare avanti la nostra opposizione continuando a onorare l’impegno preso con i cittadini che ci hanno sostenuto e che ci sostengono.

Questo significa lavorare per costruire un nuovo campo di forze, unite dai valori della giustizia, della legalità e della solidarietà, che abbiano come fine ultimo quello di realizzare la rinascita di Sperlonga e siano pronte a formare una solida alternativa di governo all’attuale maggioranza.

Il nostro gruppo consiliare continuerà a lavorare per cambiare Sperlonga e per dare un futuro migliore al paese, iniziando a ricostruire un sentimento di unione e di appartenenza alla nostra comunità. Questa è la sola strada percorribile.

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