Il Sindaco di Fondi Salvatore De Meo e l’Assessore alla Cultura Lucio Biasillo rendono noto che le celebrazioni per il 99° compleanno di Pietro Ingrao proseguiranno con un’iniziativa culturale programmata per Sabato 10 Maggio p.v. L’occasione è data dalla presentazione del libro di Bruna D’Ettorre “Il Neorealismo. Pittura e Cinema – Origini e fortuna di una stagione artistica (1930 - 1954)”, edito nel 2014 dalla casa editrice Canova. L’evento, ad ingresso libero, avrà luogo alle ore 18.00 nella chiesa di San Tommaso d’Aquino presso il chiostro di San Domenico di Fondi.
L’incontro, che sarà moderato da Simone Di Biasio, è promosso dal Comune di Fondi in collaborazione con l’Associazione “Ex Alunni del Liceo Classico Piero Gobetti” presieduta dal dott. Salvatore Nallo, con le Associazioni “Libero de Libero” e “Giuseppe De Santis” e con la libreria “Il Seme” di Fondi.
Bruna D’Ettorre, che insegna Italiano e Storia a Treviso, ha collaborato in qualità di consulente con la Sovrintendenza per i Beni Culturali di Roma. Da tempo si occupa di pittura e cinema e nel 1988 ha pubblicato “Domenico Purificato, dalla pittura al cinema”, di cui il volume che sarà presentato Sabato 10 Maggio costituisce una rielaborazione.
Il saggio include due interviste a Domenico Purificato – la prima a cura di Lara Chianese del 1968 e l’altra a cura di Antonio Parisi del 1978 – e quelle a Pietro Ingrao e Giuseppe De Santis realizzate da Bruna D’Ettorre rispettivamente nel 1985 e nel 1988.
Oltre all’autrice interverrà alla presentazione del volume il docente universitario e scrittore Giorgio Manacorda, autore anche della presentazione, mentre l’introduzione è quella scritta dal critico cinematografico Guido Aristarco in occasione della prima edizione: «Come è stato possibile – si legge nella presentazione di Manacorda – che il “realismo socialista” sia potuto diventare in Italia il “neorealismo”, cioè una cosa del tutto nostra, che – almeno per il cinema – ha fatto scuola in tutto il mondo? Cosa che non è successa con il “realismo socialista”. E’ del tutto evidente che la fede nel cinema come arte nuova, quindi realista, andava legittimata sul piano estetico e tecnico. C’era la percezione che il realismo del cinema era intrinseco al mezzo tecnico-espressivo. Per dirla con Pasolini, la macchina da presa “riprende” la realtà senza la mediazione della lingua. Cosa vera, ma che non esclude (anzi comporta) la creazione di un nuovo linguaggio, che “prende” il girato, cioè la “realtà”, e ne fa quello che vuole in funzione della forma, ovvero della coerenza estetica».
"L’iniziativa di Sabato prossimo – afferma il coordinatore delle celebrazioni Marrigo Rosato –, con cui si conclude il percorso di eventi costruiti attorno alla figura di Pietro Ingrao in occasione del suo 99° compleanno, metterà in luce un altro aspetto non secondario nella formazione culturale, nella poetica e nella dialettica di Ingrao: quello con la pittura, ancora poco approfondito. Grazie a questo ultimo appuntamento il percorso di approfondimento si svilupperà pertanto su un altro grande campo di interesse culturale tutto da indagare, che ci darà occasione di scoprire un’anima di Ingrao colta e non indifferente all’evoluzione delle espressioni artistiche del Novecento italiano, fino alle sue punte più originali ed innovative".
Marco Grossi
Ufficio Relazioni Esterne
Comunicazione e Rapporti Istituzionali
Comune di Fondi