L’amministrazione Cusani tenta di legarci le mani! Da gennaio abbiamo chiesto di poter accedere al sistema informatico del Comune di Sperlonga, uno strumento, previsto dalla legge, che agevolerebbe l'accesso ai documenti amministrativi e consentirebbe di non aggravare il lavoro degli uffici.
Dopo mesi di mancate risposte o inutili giustificazioni, la trovata dell’Amministrazione è quella di approvare un regolamento per l’accesso agli atti che serve solo a allungare i tempi, complicare le procedure e di limitare ulteriormente il diritto di accesso agli atti da parte dei consiglieri comunali di minoranza.
La legge è chiara e non ha bisogno di spiegazioni. Ogni consigliere comunale ha diritto di accedere a tutti gli atti w le informazioni utili all'espletamento del proprio mandato, un diritto “non condizionato", che ogni Amministrazione pubblica ha l'obbligo di favorire e assicurare.
La trasparenza? Una chimera
Sappiamo benissimo che per la trasparenza è una chimera per questa Amministrazione, che ha trasformato quella che doveva essere una casa di vetro in una fortezza, ma la legge non ammette eccezioni, neanche a Sperlonga.
Nel corso dell’ultimo consiglio comunale, il sindaco Cusani ha sostenuto che i suoi diritti sono uguali a quelli di un qualsiasi altro consigliere. Saremmo curiosi di sapere quante istanze di accesso agli atti ha presentato il sindaco o qualsiasi altro consigliere di maggioranza, quanti solleciti sono stati costretti a inviare prima ottenere i documenti relativi, ad esempio, al bilancio.
Un'amministrazione che chiude le porte ai cittadini va a braccetto con l'illegalità
Per troppo tempo a Sperlonga i diritti sono stati fatti passare per favori a titolo personale, ma la storia recente dimostra che certe logiche, certe convinzioni, non vanno di pari passo con la legalità. Un'Amministrazione che chiude le porte ai cittadini e ostacola il lavoro e il compito dei consiglieri comunali non va di pari passo con la legalità, ma in direzione opposta. Non staremo al gioco del sindaco e non accetteremo nessuna limitazione dei diritti che sono riconosciuti dalla legge.