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Domani sera Michele Placido al Fondi Film Festival

Dopo l'incontro con il regista la proiezione di "7 minuti", il film del 2016 girato interamente a Latina

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Mercoledì 18 Settembre è il giorno dell’ospite d’onore del FONDIfilmFESTIVAL 2019: Michele Placido.

Le proiezioni pomeridiane e serali sono interamente dedicate all’artista cinematografico e teatrale, che incontrerà il pubblico alle ore 20.30 presso il Complesso di S. Domenico.

L’incontro precederà il film “7 minuti” (2016), girato da Placido a Latina. Nel pomeriggio, alle 16.45, si potrà assistere alla proiezione di “Mery per sempre” (1989) di Marco Risi e in seguito, alle 18.30, di “Un eroe borghese” (1995), diretto e interpretato dallo stesso Placido.

La rassegna retrospettiva “Il cinema di Michele Placido” ospita ben otto film, di cui quattro interpretati e quattro diretti da uno dei protagonisti del cinema e del teatro tra i più carismatici e apprezzati degli ultimi decenni.

Placido vanta una lunga carriera cinematografica e teatrale, oltre ad una pregevole esperienza come autore e regista. Nato nel 1946 ad Ascoli Satriano, in provincia di Foggia, è amato dal pubblico nazionale ma anche conosciuto in tutto il mondo per aver interpretato dal 1984 al 1989 il personaggio del commissario Cattani nei primi quattro capitoli dello sceneggiato TV “La Piovra”, la più popolare fiction poliziesca italiana distribuita internazionalmente.

La passione per la recitazione nasce quando, appena quattordicenne, recita i dialoghi di Platone nella piazza del suo paese natale. Si forma poi all’Accademia d’Arte Drammatica e debutta in teatro nel 1970 con la trasposizione dell’“Orlando furioso” di Ludovico Ariosto, per la regia di Luca Ronconi. Esordisce sul piccolo schermo con “Il Picciotto” (1973, Alberto Negrin). Raggiunge la notorietà con il film “Romanzo popolare” (1974, Mario Monicelli). Seguono lo sceneggiato TV “Mosè” (1974, Gianfranco De Bosio) - dove interpreta Caleb - e i film “Mio Dio come sono caduta in basso” (1974, Luigi Comencini), “Marcia trionfale” (1976, Marco Bellocchio), “L’Agnese va a morire” (1976, Giuliano Montaldo), “Casotto” (1977, Sergio Citti), “Fontamara” (1980, Carlo Lizzani), “Tre fratelli” (1981, Francesco Rosi).

Il successo e la popolarità vengono rinnovati dalla sua interpretazione dell’eroico insegnante protagonista di “Mery per sempre” (1988, Marco Risi). Interpreta anche l’importante ruolo di Giovanni Falcone, magistrato ucciso dalla mafia nella strage di Capaci, nell’omonimo film di Giuseppe Ferrara (1993).

Tra le sue interpretazioni si ricordano quelle in “Pizza Connection” (1985, Damiano Damiani), “Lamerica” (1994, Gianni Amelio), “Padre e figlio” (1994, Pasquale Pozzessere), “La lupa” (1996, Gabriele Lavia), “Un uomo perbene” (1999, Maurizio Zaccaro), “Liberate i pesci” (1999, Cristina Comencini), “L’odore del sangue” (2004, Mario Martone), “Arrivederci amore, ciao” (2006, Michele Soavi), “Le rose del deserto “ (2006, Mario Monicelli), “La sconosciuta” (2006, Giuseppe Tornatore), “Piano, solo” (2007, Riccardo Milani), “Razzabastarda” (2012, Alessandro Gassmann).

Debutta alla regia nel 1989 con “Pummarò”, film sulle difficoltà di integrazione sociale degli immigrati in Italia, presentato al Festival di Cannes; successivamente dirige “Le amiche del cuore” (1992), di cui firma anche la sceneggiatura, “Un eroe borghese” (1995) e “Del perduto amore” (1998), ritratto di una dolce e coraggiosa insegnante che cerca di ribellarsi al maschilismo del paesino meridionale in cui vive, “Un viaggio chiamato amore” (2002) - sulla tormentata storia d’amore tra Sibilla Aleramo e Dino Campana -, “Ovunque sei” (2004), “Romanzo criminale” (2005), storia della banda della Magliana tratta dall’omonimo romanzo di De Cataldo, “Vallanzasca - Gli angeli del male” (2010), “Il cecchino” (2012), “7 minuti” (2016).

Dai suoi film emerge uno spiccato interesse per le problematiche sociali, affrontate con grande sensibilità e coraggio. Ma Placido è attore e autore a 360 gradi e ha dato vita anche a personaggi comici e grotteschi.

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