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Braccianti costretti a lavorare con armi e fucili: l'intervento di Fratelli d'Italia Sperlonga

L'episodio avvenuto a Terracina ha suscitato un'accesa querelle sulla quale sono intervenuti anche il senatore Patrizio La Pietra e i rappresentanti locali del partito di Giorgia Meloni

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Fratelli d’Italia Sperlonga congiuntamente al Senatore Patrizio La Pietra sulle dichiarazioni del ministro Bellanova.

Fratelli d’Italia Sperlonga reagisce alle dichiarazioni del Ministro Bellanova sulla vicenda dell’imprenditore agricolo di Terracina arrestato perché sparava colpi ai braccianti per farli lavorare di più.

“Deludono e lasciano l’amaro in bocca le dichiarazioni rese a caldo dal ministro dell’Agricoltura sulla faccenda di Terracina - dichiara Sara Kelany, coordinatore locale di Fratelli d’Italia Sperlonga - il fatto è gravissimo e siamo certi che la procura di Latina farà piena luce sulla vicenda, il caporalato é un sistema odioso che va combattuto con forza. Ma vicende del genere non possono oscurare la condizione di estrema prostrazione degli agricoltori del sud pontino. I problemi degli agricoltori di questa zona sono tanti e complessi: dai prezzi di vendita dei prodotti che non rendono remunerativa la raccolta, alla GDO che schiaccia il settore, passando per l’elefantiasi della burocrazia, la pressione fiscale e l’eccessivo costo del lavoro. Il ministro ha il dovere di affrontare tutti questi problemi e non può limitarsi ad un “non ho parole” che dimostra assoluta inadeguatezza e incompetenza”.

Fratelli d’Italia é molto attiva su questo fronte, questa estate i vertici nazionali del partito sono scesi a Sperlonga e Fondi proprio per toccare con mano le problematiche dei coltivatori di zona “ho avuto modo di apprezzare le potenzialità enormi dell’agricoltura sud pontino” dichiara il senatore La Pietra, componente della commissione agricoltura al Senato “é una zona che ha bisogno di sostegno e di valorizzazione, stiamo lavorando con la regione e con gli esponenti locali per formulare proposte che possano migliorare la condizione economica e produttiva del comparto. Lascia sgomenti la gravità dell’episodio di Terracina ma una lotta seria al caporalato puó essere portata avanti solo attraverso l’attenzione generale a tutti i problemi che attanagliano il settore”.

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