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Coronavirus: nessun caso autoctono nella Regione Lazio, le rassicurazioni di Simeone

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“Esprimo soddisfazione per le misure preventive predisposte dalla Regione Lazio contro la diffusione del Coronavirus nel nostro territorio. Per fortuna ad oggi abbiamo avuto la conferma che non ci sono casi autoctoni.

Lo dichiara in una nota Giuseppe Simeone, capogruppo di Forza Italia al Consiglio regionale del Lazio e presidente della commissione Sanità, politiche sociali, integrazione sociosanitaria e welfare.

"Ho apprezzato  - prosegue - le parole pronunciate dall’assessore D’Amato durante la seduta della commissione dedicata all’emergenza Covid 19, in particolare la scelta di centralizzare gli interventi all’istituto Spallanzani, centro d’eccellenza nazionale ed europeo, nonché orgoglio della sanità laziale. Non dobbiamo dimenticare che l'isolamento del Coronavirus, avvenuto proprio nell’ospedale romano, diventa imprescindibile per la corsa verso l'unica soluzione utile a fermare il contagio, e cioè un vaccino. E ciò lo dobbiamo grazie alla grande professionalità delle ricercatrici e di un personale sanitario che ci rende fieri di questo istituto. Ritengo importante la decisione della Regione di installare tensostrutture pre-triage in 31 ospedali del Lazio, non soltanto a Roma, quindi, ma anche nelle realtà di provincia. Considero altrettanto significativo il dato enunciato dall’assessore relativamente alla presenza di una rete infettivologica piuttosto solida, con ben 340 letti nella regione, a cui vanno aggiunti altri 179 posti relativi all’isolamento. Altrettanto condivisibile è l’intenzione di potenziare le attività divulgative dei numeri verdi. Il numero 112 da domani verrà implementato con sei isole aggiuntive dedicate al Covid 19, con una linea dedicata per evitare di non sovraccaricare l'emergenza. Abbiamo avuto infine rassicurazioni sul monitoraggio e la ricognizione di tutti i fabbisogni di dispositivi perché verrà fatta un'unica modalità di acquisto centralizzato. A conti fatti mi sembra evidente come le strutture sanitarie della nostra regione siano attrezzate per sostenere l’impatto con questa emergenza e siamo convinti che l’intero sistema possa reggere l’urto anche davanti ad una possibile escalation di contagi, nella speranza che ciò non accada”.

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