Partecipa a FondiNotizie.net

Sei già registrato? Accedi

Password dimenticata? Recuperala

Erosione e destagionalizzazione: il resoconto del dibattito in Consiglio comunale

Per la maggioranza il nuovo regolamento consentirà agli operatori del settore di utilizzare l'arenile anche in primavera e in autunno rilanciando il turismo. Per la minoranza si rischia di acuire l'erosione

Condividi su:

La Presidente della Commissione Demanio Sandra Cima, durante il Consiglio comunale del 27 02 2020, ha relazionato sul punto concernente l’approvazione di modifiche e integrazioni al Regolamento per la Gestione del Demanio Marittimo, riguardanti il “Rilascio di autorizzazioni temporanee” sul demanio e la “Destagionalizzazione”.

In modo particolare ha precisato che la destagionalizzazione è un’opzione per chi chiederà di avvalersene e che il concessionario che ha subito un’erosione documentata può chiedere l’allargamento dell’area o la riduzione del canone.

Nel merito Mario Fiorillo ha espresso le sue perplessità sulla possibilità di delocalizzare una concessione balneare una volta acclarata l’erosione dell’arenile, «ma anche se è sempre meglio avere un regolamento che non averlo, e questo è certamente un aspetto positivo della seconda consiliatura De Meo, queste modifiche al Regolamento non mi convincono».

Vincenzo Carnevale è poi intervenuto per alcune delucidazioni in merito ai nuovi articoli, precisando: «Abbiamo adeguato il Regolamento del Demanio comunale a quello regionale, anche disciplinando la definizione di “destagionalizzazione”. Quello dell’erosione costiera è un problema annoso che si è accentuato negli ultimi anni. Chi ha sottoscritto un contratto di concessione demaniale lo ha fatto per un’area prestabilita, riteniamo dunque doveroso avere la possibilità di ridistribuire lo spazio di arenile messo a disposizione del concessionario per permettere il corretto esercizio della concessione. Ricordo comunque che tale eventualità è subordinata ad un sopralluogo del Dirigente comunale per la verifica dello stato dei luoghi e il rispetto delle regole».

Per Vincenzo Mattei «questa Amministrazione deve essere ricordata per aver dato un impulso determinante allo sviluppo turistico della nostra costa. Siamo solo agli inizi, è vero, ma vorrei ricordare a tutti noi che soltanto qualche anno fa si considerava Fondi come l’unico Comune costiero della provincia privo di tali prospettive. Ben vengano dunque le destagionalizzazioni, per consentire un ampliamento della stagione turistica».

Per Maria Civita Paparello, secondo cui i due nuovi articoli sarebbero in contrasto tra loro, «è necessario che si intervenga in modo serio sul litorale per consentire che il ripascimento sia reale, dando la possibilità alle nostre dune di rigenerarsi. A mio avviso le strutture fisse impediscono il regolare movimento del mare e della sabbia, che si ripercuote negativamente accentuando il processo di erosione».

Sandra Cima è nuovamente intervenuta per sottolineare che «la Regione concede ai Comuni la possibilità di introdurre articoli disciplinanti poteri autorizzatori sinora non contemplati. Il nostro Comune non fa altro che recepire l’opportunità data dall’Ente sovracomunale».

Secondo Fiorillo questa opportunità deve essere ben colta, ritenendo «irragionevole determinare le condizioni affinché si crei l’erosione e poi cercarvi rimedio dato che è diminuita l’area utile agli stabilimenti. E’ vero che la Regione dà questa la possibilità ma di certo non la impone».

Vincenzo Carnevale ha preso nuovamente la parola per evidenziare come il fenomeno dell’erosione non colpisca soltanto il nostro litorale ma rappresenti un problema nazionale, per poi specificare: «Con le modifiche al Regolamento abbiamo voluto dare anche prospettive diverse alla nostra città, di ampliamento della stagione turistica, dato che le temperature miti nel periodo autunnale e primaverile possono consentire di utilizzare le strutture oltre il periodo estivo. I nuovi strumenti di pianificazione di cui ci siamo dotati, come il PUA, ci hanno dato l’opportunità di creare oltre venti opportunità imprenditoriali che sulla costa stanno dando un servizio turistico che prima mancava e stanno determinando una positiva ricaduta economica per la città, favorendo un’immagine attrattiva del nostro litorale».

Nel ribadire l’opportunità data dalla Regione ai Comuni, Giulio Cesare Di Manno ha replicato a Fiorillo e Paparello sostenendo che «l’erosione è dovuta a ben altre cause, e non di certo al posizionamento degli stabilimenti balneari».

Il dibattito si è concluso con l’intervento del Sindaco, il quale ha auspicato un intervento determinante della Regione per mettere in atto azioni contro l’erosione che permettano agli operatori balneari di poter fare impresa e contribuire al rilancio turistico della città.

Il punto è stato approvato con il voto favorevole della maggioranza e quello contrario di Luigi Parisella, Paparello e Fiorillo, mentre si sono astenuti Sepe e Trani.

In seguito il Sindaco ha introdotto il punto relativo agli interventi di somma urgenza per attività di Protezione Civile, con cui si formalizza «la regolarizzazione di una procedura purtroppo sempre più frequente in ragione degli eventi calamitosi, in questo caso quelli del 22 Dicembre 2019 che hanno determinato l’attivazione del COC e una serie di interventi necessari a rimuovere le situazioni di pericolo».

Il punto è stato approvato all’unanimità.

Condividi su:

Seguici su Facebook