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Emergenza Covid-19 a Fondi, Simeone: "Tamponi a tutta la città"

Il consigliere chiede anche l’attivazione del reparto di Malattie Infettive e la messa a disposizione dei 4 posti letto per la terapia intensiva

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“Non c’è tempo da perdere. Per la città di Fondi classificata come cluster dall’Asl di Latina, occorre prendere misure straordinarie per il contenimento dei casi positivi al Covid-19. Nella riunione odierna dei capigruppo del Consiglio regionale, svoltasi alla presenza del vice presidente Leodori, del capo di gabinetto Albino Ruberti e dell’assessore Paolo Orneli ho richiesto l’adozione di provvedimenti urgenti su Fondi, a partire dalla messa a disposizione dei 4 posti letto per la terapia intensiva del San Giovanni Di Dio proprio ai pazienti positivi al coronavirus. Inoltre ho chiesto l’attivazione del reparto di Malattie Infettive presso l’ospedale fondano, mai come in questo momento necessario visto l’aumento dei contagi che ha riguardato la cittadina pontina. Nel corso della riunione è stato preannunciato l’avvio di uno screening veloce che consiste nel fare delle Tac per individuare i sospetti casi di polmonite. La sperimentazione verrà avviata proprio a Fondi, con la collaborazione dell’Asl di Latina e del Campus Bio Medico di Roma. In sede di discussione ho fatto presente che se la Tac si potrebbe fare nell’arco di pochi minuti, ben più lunga rischia di essere la procedura per il trasporto dei malati.
Personalmente sposo l’idea di uno screening di massa con la possibilità di eseguire tamponi a tappeto, a cominciare dalle cosiddette realtà focolaio come Fondi. Lo scopo sarebbe quello di individuare soprattutto gli asintomatici, che rappresentano almeno il 50% delle persone colpite dal coronavirus e rappresentano una enorme fonte di contagio.
Mi viene detto che si è in attesa della validazione delle procedure, mai io ritengo sia irresponsabile farsi dettare tempi e iniziative dalla burocrazia. Abbiamo visto che la politica dei tamponi a tappeto ha ottenuto risultati incoraggianti in Veneto ed altre Regioni hanno già adottato questa linea. Allora perché indugiare?
Un altro aspetto affrontato è quello legato ai dispositivi individuali di protezione. Ho preso atto che da domani inizierà la distribuzione delle mascherine FFP2 e FFP3, ma ho sentito il dovere di denunciare la scarsa possibilità di ricambio di quelle chirurgiche. Vi sono interi reparti dove i nostri sanitari sono costretti a mantenere le mascherine chirurgiche anche per 2 o 3 giorni, quando invece dovrebbero essere cambiate nell’arco di poche ore. Ritengo questo aspetto vergognoso, oltre ad una mancanza di rispetto per medici ed infermieri sotto stress e costretti a fare mille sacrifici.
Un problema posto dal sottoscritto è costituito dall’arrivo di persone e famiglie con seconde case nella provincia di Latina. Diversi i casi riscontrati a Gaeta, Formia, come pure a Sabaudia, al Circeo, ad Anzio e Nettuno. A tal proposito ho chiesto che vengano effettuati maggiori controlli per prevenire il pericolo di una crescita della diffusione del virus.
Accolgo con soddisfazione l’entrata in funzione del Termoscanner già dalla giornata di domani sia al porto di Formia che al Mof di Fondi. L’apparecchio sarà utile a prevenire eventuali forme di contagio in zone particolarmente a rischio.
Quanto alla nuova app della Regione, 'Lazio Doctor Covid', strumento con il quale il medico di base può seguire i propri pazienti anche a distanza, ho fatto presente che per adesso è utilizzabile solo nella versione Android mentre manca ad oggi l’accesso tramite Ios. Mi auguro si riesca al più presto a rendere interamente operativo un servizio fondamentale per l’assistenza delle persone che si trovano in sorveglianza domiciliare”.


Lo dichiara in una nota Giuseppe Simeone, capogruppo di Forza Italia al Consiglio regionale del Lazio e presidente della commissione Sanità, politiche sociali, integrazione sociosanitaria e welfare.

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