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In arrivo fondi per le situazioni di indigenza economica anche dalla Regione

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l provvedimento della giunta regionale che impegna 19 milioni di euro per il sostegno alle famiglie in situazione di indigenza economica derivante dall’emergenza epidemiologica Covid-19 unito a quello adottato dal governo nazionale per circa 40 milioni, rappresenta un primo importante passo per la tutela delle fasce più deboli della popolazione.

Non stiamo parlando di un nuovo reddito di cittadinanza - dichiarano in una nota congiunta Giuseppe Simeone, capogruppo di Forza Italia e presidente della commissione Sanità e Giuseppe Emanuele Cangemi, vicepresidente del Consiglio regionale del Lazio - siamo semmai di fronte a fondi destinati da Regione e Governo ai Comuni per affrontare le esigenze impellenti dei cittadini più bisognosi. Si tratta di un aiuto rivolto esclusivamente alle famiglie ‘indigenti’, con un reddito estremamente basso.
Appare evidente che siamo davanti a due emergenze della medesima importanza. Oltre a quella sanitaria, c’è infatti da fronteggiare un’emergenza di carattere sociale. Per questo i fondi stanziati servono come primo intervento necessario per soddisfare le esigenze primarie ed almeno per tutta la durata dello stato di emergenza.
Stiamo parlando in concreto dei buoni spesa, dei pacchi alimentari e delle spese per i medicinali. Azioni concrete per aiutare chi è in condizioni di estrema difficoltà economica.
Abbiamo posto da diversi giorni questa priorità proprio perché consideriamo doveroso sostenere le fasce più fragili della nostra società. Pensiamo in primis agli anziani e a tutte le persone malate o con disabilità.
Domani la commissione Sanità e Politiche sociali prenderà atto di questo primo provvedimento e nel corso della seduta ci sarà l’audizione dell’assessore Alessandra Troncarelli in merito alle azioni da porre in atto per la tutela dei più bisognosi.
Corre l’obbligo di sottolineare che deve essere solo il primo di una serie di interventi volti ad affrontare quella che sarà una crisi sociale ed economica devastante soprattutto per le fasce più svantaggiate”.
 

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