La riapertura degli stabilimenti balneari e delle spiagge libere obbliga tutti i Comuni a ridefinire i parametri di occupazione, a regolamentare gli accessi al mare e a controllare che le misure di distanziamento siano rispettate, con l’obiettivo di dare a tutti la possibilità di godere del mare e del sole, pur tutelando al massimo grado la salute collettiva.
Dalla Regione 234mila euro per organizzare 8 km di spiaggia libera
Per far fronte a questi impegni, la Regione Lazio ha erogato al Comune di Fondi un contributo di 234.000 euro.
Questo finanziamento dovrà essere utilizzato per:
- il controllo dei flussi di persone sulle spiagge libere
- per il personale di salvataggio e la sicurezza dei bagnanti
- per organizzare preistallazioni sulle spiagge libere per mantenere distanziamento sociale
- per l’utilizzo di app utili per evitare code e per dare informazioni su quali tratti di spiaggia ancora ci siano posti disponibili
Il Comune di Fondi si trova a dover gestire 46 tratti di spiaggia libera per oltre 7 chilometri in totale, con 6.000 posti/ombrellone potenziali e circa 15 accessi: un impegno sicuramente gravoso, ma soprattutto un’enorme potenzialità di sviluppo economico, che le amministrazioni di questi ultimi trenta anni non hanno saputo cogliere.
Ieri il vicesindaco e l’assessore all’urbanistica hanno presentato il loro progetto di gestione alla Commissione Turismo.
Per il Pd l'attuale organizzazione non è sufficiente
A noi Consiglieri del Gruppo del Partito Democratico è parso un progetto limitato e inefficace. Pensare che si possa ridurre tutto a sistemare delle preistallazioni per determinare il posizionamento degli ombrelloni e a limitarsi ad affidare la sorveglianza degli accessi alle associazioni della Protezione civile, alla Croce Rossa e alla Polizia locale, ritenere che non servono “app”, perché “bastano due cartelloni”, è, a nostro parere, la testimonianza della mancanza di una visione appena un po’ più ampia e articolata di quella ristretta ed asfittica che ha caratterizzato le scelte del centro-destra fondano in questi ultimi decenni.
Noi riteniamo che si stia perdendo una buona occasione per iniziare a ridefinire tutto l’utilizzo delle nostre splendide spiagge, con la sistemazione degli accessi, con le infrastrutture indispensabili (servizi igienici, info-point, ecc.), con i servizi di sorveglianza e di salvamento.
La proposta: "Coinvolgere cooperative e giovani"
Proponiamo che nella gestione delle spiagge libere siano coinvolte prioritariamente le Associazioni del 3° Settore e in particolare Cooperative sociali di giovani che avrebbero così la possibilità di lavorare, sia pure solo per qualche mese, durante la stagione estiva. Riteniamo che debbano essere coinvolti i giovani, singolarmente o associati, per proporci idee innovative che utilizzino gli strumenti che l’informatica e l’elettronica ci forniscono (app per dare informazioni immediate e regolare l’accesso, droni per la sorveglianza, ad esempio). Crediamo, insomma, che bisogna finalizzare questi fondi messi a disposizione dalla Regione Lazio anche a dare l’opportunità di occupazione, seppur temporanea, a quei lavoratori saltuari che sono stati tra i più colpiti dal blocco delle attività da marzo ad oggi.
Accanto alla legittima preoccupazione di assolvere il compito di salvaguardare la salute dei cittadini, l’Amministrazione comunale deve essere la prima ad impegnarsi per la ripresa dell’economia e del lavoro, utilizzando al meglio e con trasparenza i finanziamenti assegnati dalla Regione Lazio, per salvaguardare soprattutto le persone più fragili.
Ribadiamo, inoltre, la nostra disponibilità, già dimostrata in tutto questo periodo di emergenza, a collaborare per mettere in campo tutta una serie di provvedimenti necessari per sostenere la ripresa di tutte le attività produttive colpite da questa terribile crisi. Provvedimenti e misure che, in un’ottica complessiva, lungimirante ed innovativa, partendo dalla valorizzazione delle nostre “bellezze”, dalle spiagge al centro storico, dalle colline al lago, possano diventare fulcro e volano di un nuovo modello di sviluppo della nostra comunità.